Spagna, Fmi: "Deficit in crescita ma debito sostenibile"

Economia
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L’organizzazione internazionale raccomanda a Madrid un “cammino cauto” verso la correzione di bilancio e apprezza lo slancio riformatore di Rajoy sul lavoro, ma avverte che la fiducia dei mercati resta debole. Sull’Italia: "Non è più sorvegliata speciale"

La Spagna non manterrà il deficit pubblico al 5,3% nel 2012, ma in compenso potrà risanare le sue banche con tranquillità, perché anche se arrivasse a usare tutti i 100 miliardi di euro di aiuti che l’Unione Europea le ha messo a disposizione, riuscirebbe a ripagare il prestito. Lo si legge nel report dedicato al Paese iberico dal Fondo Monetario Internazionale, che sottolinea come le prospettive finanziarie spagnole rimangano tuttavia “molto difficili” a causa dell’elevata disoccupazione e della crescita del debito pubblico. Il rapporto arriva in vista del prossimo G-20 di Los Cabos, nella bassa California, dove in agenda ci saranno i casi di Grecia e Spagna.

"L'Italia non è più tra i sorvegliati speciali" - Buone notizie per l’Italia, che secondo una fonte dell’organizzazione internazionale citata dall’Ansa non è più tra gli “osservati speciali” perché "la credibilità del governo Monti è ben superiore a quella del suo predecessore, e quindi sarebbe inopportuno e persino controproducente, minarla proprio nel momento in cui sta svolgendo un ruolo importante a livello europeo e internazionale".

Opportuno un aumento dell'Iva per Madrid -Il rapporto dell’Fmi è foriero di consigli dolorosi per il governo di Mariano Rajoy. Suggerisce un aumento dell’Iva, anche se significherebbe violare una delle promesse fatte nella campagna elettorale dal leader del Partito Popolare e un provvedimento che stabilisca i futuri tagli allo stipendio dei dipendenti della pubblica amministrazione. Secondo il Fondo Monetario Internazionale, la priorità è ristabilire la fiducia dei mercati, venuta meno in seguito all’enorme deficit pubblico fatto registrare dalla Spagna nel 2011. Tuttavia l’organizzazione internazionale ha “preso atto del forte slancio riformista” dell’esecutivo, soprattutto in materia di lavoro. Inoltre suggerisce un “cammino cauto” verso la correzione di bilancio, escludendo la necessità di misure shock.

Il rapporto dell’Fmi arriva dopo che la Banca Centrale spagnola ha diffuso i dati macroeconomici di Madrid: il debito accumulato da governo centrale, regioni autonome e municipalità è salito a 774,5 miliardi di euro. Rispetto al primo trimestre del 2011, il debito è aumentato in termini assoluti del 13,2 per cento. La Banca di Spagna sottolinea come l'aumento principale sia  stato registrato dal debito pubblico centrale, cresciuto del 5,92 % rispetto alla fine del 2011, toccando i 592,57 miliardi pari al  55,2 % del prodotto interno lordo.

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