Crisi, Obama: "Misure dure, ma Ue può contare sugli Usa"

Economia

La Casa Bianca ha messo in guardia l'Europa dal rischio di una possibile nuova recessione: "Bisogna rafforzare il sistema bancario". E sull'Italia: "Bene le riforme, ma serve tempo". Intanto Madrid sarebbe pronta a formalizzare la richiesta di aiuti

Il presidente Usa Barack Obama torna a "bacchettare l'Europa". Si profila la minaccia di una nuova recessione e questo preoccupa gli Stati Uniti, il cui sistema finanziario è comunque stato sufficientemente rafforzato ed è in grado di assorbire gli shock derivanti dalla crisi della zona euro . Queste, in sintesi, le parole del capo della Casa Bianca, che ha inoltre precisato che Washington si prefigge comunque di non "sgridare" in alcun modo l'Europa né di dire ai leader europei come agire. Intanto, secondo fonti di SkyTG24, Madrid si appresta a chiedere aiuti all'Europa, forse già sabato 9 o domenica 10, quando sono previste conference call fra i ministri europei al riguardo. "Le autorità europee stanno esaminando i problemi della Spagna - afferma il vice presidente della Bce, Vitor Constancio -. Ci aspettiamo una richiesta di aiuti per le banche".


I leader europei comprendono la gravità della situazione  - Nella soluzione della crisi  economica, sostiene Obama, "la buona notizia è che c'è un percorso da seguire". Queste decisioni, ha aggiunto, "sono fondamentalmente nelle mani dei leader europei che capiscono la  serietà e l'urgenza della situazione". Parlando alla Casa Bianca, il presidente Usa ha poi precisato: "Sono stato in contatto frequente con loro nelle ultime settimane e sappiamo che ci sono misure specifiche che possono adottare adesso per evitare che la situazione peggiori in futuro".
In sintesi, "le sfide sono risolvibili" e l'Ue "si deve concentrare sul rafforzamento del sistema bancario come abbiamo fatto noi".

Spagna, Italia e Grecia - Inevitabile, nel suo discorso alla Casa Bianca, un riferimento alle economie di Madrid e Roma. "Paesi come Spagna e Italia hanno fatto riforme strutturali, sul fisco, il mercato del lavoro, ma devono avere il tempo e lo spazio perché queste riforme abbiano il loro esito". Infine, un rappello alla Grecia : i greci devono capire che se il paese ellenico dovesse uscire dall'Eurozona, le loro difficoltà "sarebbero peggiori".

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