La Borsa aumenta le perdite dopo la pubblicazione del bollettino sulla finanza pubblica. Vola lo spread. L'Istat: inflazione stabile ad aprile, ma il rialzo della benzina (+20,9%) è il più alto dal 1983. Napolitano: "Un anno brutto, ma ne usciremo"
Brutte notizie per quanto riguarda il debito pubblico italiano, che a marzo è salito alla soglia record di 1.946,083 miliardi di euro (a febbraio era a quota 1.928,226 miliardi e a gennaio era stato toccato il precedente record con 1.934,980 miliardi). E' quanto risulta dal Supplemento al Bollettino statistico della Banca d'Italia dedicato alla finanza pubblica.
Giù Piazza Affari - E la Borsa reagisce alla notizia aumentando le perdite, dopo l'apertura in calo. Sui listini pesa anche l'incertezza della situazione politica greca. ( Guarda l'andamento degli indici )
In rialzo anche lo spread tra Btp decennale e Bund. Il differenziale ha superato in giornata quota 430 punti (430,1).
Napolitano: "Usciremo dalla crisi" - A proposito della crisi economica, il presidente della Repubblica Napolitano, in visita alla Borsa di Milano per l'incontro annuale della Consob con il Mercato, ha commentato: "E' stato un anno abbastanza brutto ma ci sono le condizioni per venirne fuori. Fiducia!"
Istat: inflazione stabile, vola la benzina - Dall'Istat intanto arrivano i nuovi dati sull'aumento dei prezzi. Il tasso d'inflazione annuo ad aprile resta stabile al 3,3%: lo stesso valore già registrato sia a marzo che a febbraio. L'Istituto di statistica conferma così le precedenti stime e indica un aumento dei prezzi su base mensile dello 0,5%. Ma a volare, nel mese di aprile, è il prezzo della benzina, che aumenta su base annua del 20,9%, in forte accelerazione rispetto al 18,6% di marzo, mentre su base mensile sale del 3,2%. Secondo l'Istat il rialzo tendenziale (cioè su base annua) è il più alto da maggio 1983, ovvero da 29 anni.
Guardando ai diversi capitoli di spesa, rispetto ad aprile 2011, i maggiori tassi di crescita interessano le bevande alcoliche e tabacchi (+7,8%), i trasporti (+7,4%) e l'abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+6,9%). I prezzi delle comunicazioni e dei servizi sanitari e spese per la salute risultano in flessione (rispettivamente, -2,1% e -0,2%). In termini congiunturali, invece, l'Istat segnala la diminuzione dei prodotti alimentari e delle bevande analcoliche (-0,1%).
Tra le città capoluogo di regione, ad aprile l'Istat registra gli aumenti annui più elevati a Venezia (+4,1%) e Triste (+3,9%); mentre le variazioni più moderate riguardano Firenze (+2,7%), Palermo (+2,8%) e Perugia (+2,9%).
Il servizio coi dati sull'inflazione