Rincari, stangata da 2.201 euro in più a famiglia nel 2012

Economia

Dopo l’adeguamento delle tariffe sulla luce, che da martedì primo maggio cresceranno del 4,3%, le associazioni dei consumatori stimano gli esborsi extra dovuti al rincaro dei servizi

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Secondo Adusbef e Federconsumatori si tratterà di una vera e propria stangata che cambierà lo stile di vita delle famiglie italiane. Le associazioni dei consumatori hanno rivisto le stime sui rincari dei servizi per il 2012, dopo che l’Autorità per l’Energia ha stabilito l’adeguamento delle tariffe sulla luce (+4,3 per cento dal 1 maggio). Tra Imu, aumenti dei generi alimentari, servizi energetici, trasporto pubblico locale, servizi bancari e rialzi della benzina, le famiglie italiane, nel 2012, dovranno sborsare circa 2.201 euro in più.

I presidenti delle associazioni, Elio Lannutti e Rosario Trefiletti, puntano il dito verso la politica economica del governo: "E’ ora di procedere al rilancio. Le linee guida dell’esecutivo dovranno essere la ripresa della domanda di mercato, le liberalizzazioni e gli investimenti per l’innovazione e lo sviluppo tecnologico", affermano. Perché il risultato dei rincari sarà "drammatico".

Sull’adeguamento del costo della luce pesano gli incentivi alle rinnovabili. Gli stessi che il governo si è impegnato a ridurre dal prossimo autunno, dopo il boom degli ultimi anni che ha inciso in maniera decisa sulla spesa energetica delle famiglie. Il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, insieme al ministro dell'Ambiente Corrado Clini, ha presentato a metà aprile i nuovi decreti per l'incentivazione delle fonti rinnovabili. I testi prevedono il risparmio di 3 miliardi di euro all'anno rispetto al precedente regime, con un drastico ridimensionamento soprattutto dei sostegni al fotovoltaico. Con molta probabilità, se il governo non fosse intervenuto, i rincari sarebbero potuti essere maggiori.

Ma energia a parte, Adusbef e Federconsumatori certificano che l’esborso maggiore per le famiglie verrà dalla tassa sulla casa, l’Imu, stimata in media intorno ai 405 euro a cui si aggiungono i rialzi degli alimentari (+392 euro), della luce (+110 euro), del gas (+113 euro), della benzina +252 euro.

L’unica buona notizia arriva dal Gpl distribuito nelle reti urbane. L’Autorità per l’Energia ha approvato la diminuzione del prezzo del  7,9 per cento.

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