Il Tesoro è riuscito a collocare sul mercato 11 miliardi di euro in titoli di stato a 3 e 12 mesi. Rendimenti in rialzo anche se lo spread rallenta sui minimi di giornata. Le Borse europee chiudono in positivo dopo il martedì nero (Milano +1,6%)
Segui l'andamento delle borse
Si allenta la tensione sui mercati finanziari dopo il martedì nero del 10 aprile. L’asta dei Bot a 3 e 12 mesi della mattina dell'11 aprile è andata a buon fine: il Tesoro ha collocato 11 miliardi di euro con una domanda superiore all’offerta. Ma la nota negativa è il rialzo dei rendimenti, arrivato ai massimi da metà dicembre del 2011. I 3 miliardi di Bot a 3 mesi sono stati piazzati al 1,25 per cento di rendimento, contro lo 0,49 per cento dell’asta di marzo. I titoli a 12 mesi sono stati venduti al 2,84 per cento, a fronte del 1,40 della seduta precedente.
Tutto previsto dagli analisti già martedì 10 aprile, con lo spread che era tornato a volare. Nella mattina dell'11 aprile, dopo un’apertura incerta, il differenziale tra i bund tedeschi e i titoli di stato italiani è sceso sotto i 400 punti base, facendo respirare i mercati finanziari.
Luca Jellenek, di Credit Agricole, ha dichiarato all'agenzia di stampa Reuters che "l'esito dell'asta è da considerarsi buono e conferma il fatto che non ci sono problemi a piazzare titoli a breve in Italia. Certo, i rendimenti sono saliti e ciò riflette l'andamento del mercato. Ma la domanda superiore all’offerta è un buon segnale”. Intanto la Germania ha venduto sul mercato primario 3,87 miliardi di euro di titoli di stato a 10 anni (a fronte di un’offerta di 5 miliardi), con un rendimento dell’1,75 per cento.
Anche le Borse europee sembrano in ripresa dopo il tonfo del 10 aprile. Piazza Affari ha recuperato parte dello scivolone della vigilia, sorpassando le altre borse europee ad eccezione di Madrid (+1,9%) nel giorno della riscossa. Il Ftse Mib ha chiuso con un rialzo dell'1,6% a quota 14.689 punti, tra scambi per 2,49 miliardi di euro, recuperando 5,7 dei 17 miliardi persi nella vigilia.
Si allenta la tensione sui mercati finanziari dopo il martedì nero del 10 aprile. L’asta dei Bot a 3 e 12 mesi della mattina dell'11 aprile è andata a buon fine: il Tesoro ha collocato 11 miliardi di euro con una domanda superiore all’offerta. Ma la nota negativa è il rialzo dei rendimenti, arrivato ai massimi da metà dicembre del 2011. I 3 miliardi di Bot a 3 mesi sono stati piazzati al 1,25 per cento di rendimento, contro lo 0,49 per cento dell’asta di marzo. I titoli a 12 mesi sono stati venduti al 2,84 per cento, a fronte del 1,40 della seduta precedente.
Tutto previsto dagli analisti già martedì 10 aprile, con lo spread che era tornato a volare. Nella mattina dell'11 aprile, dopo un’apertura incerta, il differenziale tra i bund tedeschi e i titoli di stato italiani è sceso sotto i 400 punti base, facendo respirare i mercati finanziari.
Luca Jellenek, di Credit Agricole, ha dichiarato all'agenzia di stampa Reuters che "l'esito dell'asta è da considerarsi buono e conferma il fatto che non ci sono problemi a piazzare titoli a breve in Italia. Certo, i rendimenti sono saliti e ciò riflette l'andamento del mercato. Ma la domanda superiore all’offerta è un buon segnale”. Intanto la Germania ha venduto sul mercato primario 3,87 miliardi di euro di titoli di stato a 10 anni (a fronte di un’offerta di 5 miliardi), con un rendimento dell’1,75 per cento.
Anche le Borse europee sembrano in ripresa dopo il tonfo del 10 aprile. Piazza Affari ha recuperato parte dello scivolone della vigilia, sorpassando le altre borse europee ad eccezione di Madrid (+1,9%) nel giorno della riscossa. Il Ftse Mib ha chiuso con un rialzo dell'1,6% a quota 14.689 punti, tra scambi per 2,49 miliardi di euro, recuperando 5,7 dei 17 miliardi persi nella vigilia.