La crisi colpisce anche chi ha un livello di studio più qualificato: secondo Almalaurea, tra i dottori 1 su 5 è in cerca di lavoro. Rispetto al gennaio 2011 crescono del 13,4% le domande di disoccupazione presentate all'Inps. I DATI
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Le domande di disoccupazione presentate all'Inps a gennaio sono state 126.569, con un incremento del 13,48% rispetto al gennaio 2011, quando le richieste presentate erano state 111.536. I dati resi noti dall'Inps martedì 6 marzo confermano così una tendenza ormai generalizzata. E che riguarda anche i lavoratori più giovani.
Secondo lo studio condotto da Almalaurea su 400mila laureati, uno su cinque è infatti senza lavoro. In Italia, come reso noto dall'Organizzazione Internazionale del Lavoro (Oil), il tasso di disoccupazione giovanile sfiora ormai il 30% per i ragazzi sotto i 30 anni, ma sale al 50% per le ragazze. Dati confermati anche dalle rilevazioni Istat e relative al mese di gennaio 2011 (LEGGI L'ARTICOLO), secondo le quali, l'incidenza di 15-24enni disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca di lavoro, è al 31,1%, in rialzo di 0,1 punti percentuali rispetto a dicembre 2011 e di 2,6 punti su base annua.
Laureati, uno su 5 è senza lavoro - Il XVI rapporto Almalaurea sulla condizione occupazionale dei laureati ha coinvolto quasi 186mila laureati del 2010 (più di 113mila di primo livello; 54.300 biennali specialistici; quasi 16mila a ciclo unico, ovvero i laureati in medicina, architettura, veterinaria, giurisprudenza) intervistati nel 2011, a un anno dal conseguimento del titolo; 53mila laureati del 2008, specialistici e a ciclo unico, intervistati dopo tre anni; 22mila laureati pre-riforma del 2006, intervistati dopo cinque anni.
Secondo il dossier di Almalauera, la disoccupazione fra i laureati triennali è passata dal 16 al 19%. Ma non solo. Lievita anche, e risulta perfino più consistente, fra i laureati specialistici, quelli con un percorso di studi più lungo (dal 18 al 20%) e fra gli specialistici a ciclo unico come i laureati in medicina, architettura, veterinaria, giurisprudenza (dal 16,5 al 19%). Una tendenza che si registra finanche fra i laureati tradizionalmente caratterizzati da un più favorevole posizionamento sul mercato del lavoro, come, ad esempio, gli ingegneri.
In Ue la media è del 10,7% - Nel quadro generale, nonostante i dati poco incoraggianti, si registra però che il tasso di disoccupazione in Italia è sotto la media Ue-27 (10,1%), al 9,2%.
Secondo quanto comunicato da Eurostat, infatti, la disoccupazione nella zona dell'euro nel mese di gennaio 2012 è salita al 10,7% rispetto al 10,6% del dicembre 2011. Era al 10% nel gennaio 2011. Nella Ue-27, il tasso di disoccupazione è salito al 10,1% rispetto al 10% di dicembre 2011, mentre nel gennaio 2011 era al 9,5%. Tra gli Stati membri, la disoccupazione più alta si registra in Spagna (23,3%), Grecia (19,9%, novembre 2011), Irlanda e Portogallo (entrambe al 14,8%). L'Italia è sotto la media Ue-27 (10,1%), al 9,2%.
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Secondo lo studio condotto da Almalaurea su 400mila laureati, uno su cinque è infatti senza lavoro. In Italia, come reso noto dall'Organizzazione Internazionale del Lavoro (Oil), il tasso di disoccupazione giovanile sfiora ormai il 30% per i ragazzi sotto i 30 anni, ma sale al 50% per le ragazze. Dati confermati anche dalle rilevazioni Istat e relative al mese di gennaio 2011 (LEGGI L'ARTICOLO), secondo le quali, l'incidenza di 15-24enni disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca di lavoro, è al 31,1%, in rialzo di 0,1 punti percentuali rispetto a dicembre 2011 e di 2,6 punti su base annua.
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