Benzina, rincari senza sosta. A Ischia, 1,9 euro al litro

Economia

La verde raggiunge un nuovo record storico, salendo a 1,8. In alcune zone del Paese, il prezzo sfiora i 2 euro. Adoc: "L'Italia è il Paese più caro d'Europa"

E' una corsa senza fine quella della benzina. Il fine settimana ha portato rincari generalizzati ai distributori, facendo sfondare alla verde, salita a 1,811 euro al litro, l'ennesimo record storico. Ma in alcune zone del Paese la situazione è ancora meno rosea: ad Ischia, per esempio, dove un litro di benzina arriva a costare 1,906 euro al litro.

Nel centro Italia la verde supera la soglia di 1,9 euro al litro  -
La punta dell'isola partenopea non è però un caso isolato, visto che, secondo le rilevazioni di Quotidiano energia e le denunce dei consumatori, anche in molte zone del Centro Italia, dove sono più alte le accise regionali, si supera ormai la soglia di 1,9 euro.
A spingere i rialzi dei listini sono i prezzi internazionali di benzina e gasolio che continuano a salire (a livelli record per quanto riguarda la verde, intorno ai 630 euro per mille litri, mentre il diesel si avvicina sempre più a quota 700). Anche il prezzo del petrolio è del resto da qualche giorno in deciso rialzo, sia negli Stati Uniti, oltre i 105 dollari al barile, che a Londra, dove il Brent viaggia abbondantemente sopra i 120 dollari, ai massimi degli ultimi otto mesi.

Adoc: l'Italia è la più alta d'Europa - I rincari mandano in allarme le associazioni dei consumatori e persino i sindacati, che chiedono compatti un intervento del governo sulla tassazione. "La situazione è gravissima", denunciano Adusbef e Federconsumatori, calcolando che rispetto allo stesso periodo dello scorso anno i rincari dei carburanti, solo in termini diretti, hanno comportato ricadute di 420 euro per la benzina, e di 480 euro per il gasolio. "Con un costo medio di 1,80 euro al litro, l'Italia è diventato il Paese più caro d'Europa dove fare benzina". Lo afferma l'Adoc, calcolando che nel nostro Paese "per un pieno si spende in media il 12% in più che nel resto d'Europa", con una differenza in un anno "di 350 euro".

Bonanni: il governo affronti la situazione - Scende in campo infine anche il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni: "Occorre che il Governo Monti affronti di petto la questione, sterilizzando le accise e l'Iva perché la situazione per i lavoratori e le imprese sta diventando davvero insostenibile. Il governo - attacca Bonanni - non può assistere impotente a questo continuo e insostenibile salasso per lavoratori, per le imprese e per le famiglie italiane".

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