Befera: "Bisogna fare paura agli evasori"

Economia
Il direttore dell'Agenzia delle Entrate Attilio Befera
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Il direttore dell'Agenzia delle Entrate difende il blitz di Cortina: "Operazioni così servono come deterrente". In rete nascono gruppi per premiare i professionisti più onesti. Rintracciate intanto altre due buste sospette indirizzate ad Equitalia

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Attilio Befera, direttore dell'Agenzia delle Entrate e presidente di Equitalia, interviene in prima persona e difende a spada tratta operazioni come il blitz a Cortina. "E' necessario incutere un sano timore agli evasori" spiega intervenendo a "La Telefonata di Maurizio  Belpietro", su Canale 5, nel giorno in cui un'altra busta, contenente polvere pirica e un pezzo di corda, è arrivata nell'ufficio di Equitalia di Lungotevere Flaminio, a Roma, e un'altra con della polvere sospetta è stata intercettata in un ufficio postale di Ischia.

Nel 2011 sono stati recuperati 11 miliardi dalla lotta all'evasione e nel 2012 si dovrebbe recuperare una cifra anche più alta, ha proseguito Befera. Per  il presidente di Equitalia, "la parte più importante di tale recupero arriva dal versamento spontaneo" e blitz come quello  effettuato nei giorni scorsi a Cortina sono un "deterrente per scoraggiare gli evasori".

"Quello che a me interessa è che si sappia che l'Agenzia delle Entrate sta facendo un'operazione forte di recupero dell'evasione. L'importante è che chi non lo fa, capisca che è bene che cominci a dichiarare". Befera ha anche sottolineato l'importanza del nuovo redditometro, uno strumento molto più accurato rispetto a quello grezzo degli anni Ottanta. "Con il nuovo redditometro - ha spiegato Befera - potremo colpire controllando con precisione la spesa. Faremo controlli a tappeto e in più daremo un software che permetterà agli interessati di capire quando sono a rischio e quindi come adeguarsi". 

E sul tema della lotta all'evasione si muovono anche due iniziative in rete. Dal suo blog il consigliere regionale della Lombardia Pippo Civati (Pd) lancia l'iniaziativa #scontrinoweek, "una settimana di sensibilizzazione, nella quale non sarà soltanto normale chiedere lo scontrino, ma si potrà lasciare in cambio un proprio scontrino personalizzato".
E intanto su Facebook parte il progetto Voglio la ricevuta, una specie di banca dati di professionisti "virtuosi" che rilasciano la ricevuta. A differenza di iniziative simili, come la discussa applicazione per smartphone che permetteva di segnalare chi non rilasciava lo scontrino, in questo caso si tratta di un sistema dove vengono segnalati e premiati i comportamenti virtuosi. L'obiettivo degli organizzatori è di raggiungere una base di almeno 10mila adesioni per poi partire con una sorta di "social network degli onesti". "Un modo per favorire non solo i clienti - scrivono i promotori sul loro sito -  ma anche i professionisti e gli artigiani più onesti, che così potranno farsi conoscere più facilmente ed essere premiati per questo loro comportamento."

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