In 12 mesi Piazza Affari ha perso più del 25%. Per trovare un precedente occorre tornare al 2008. La seduta peggiore l'1 novembre. Bruciati quasi 100 miliardi. Bene l'ultima asta dei Bot. I DATI
(in fondo all'articolo tutti i video sulla crisi economica)
Un 2011 da dimenticare per la Borsa italiana, che ha perso in dodici mesi oltre il 25%, registrando ad agosto la performance peggiore e scendendo, a fine anno, a una capitalizzazione complessiva di 333,3 miliardi di euro, in calo rispetto ai 429,9 miliardi con cui aveva archiviato il 2010.
Il mercato italiano rappresenta oggi il 20,7% del prodotto interno lordo nazionale (era al 27,6% nel 2010).
Il ritratto (in negativo) emerge dalla review annuale della Borsa Italiana (che riporta i dati aggiornati a venerdì 23 dicembre) e arriva nel giorno in cui (boccata d'ossigeno per il debito pubblico) crollano i tassi dei Bot e titoli di Stato vanno a ruba.
Nel dettaglio, a una settimana dalla chiusura dell'anno, l'indice Ftse Mib ha registrato un calo del 25,28%, con un massimo annuale di 23.178 punti il 17 febbraio e un minimo di 13.474 punti il 12 settembre.
L'All Share ha lasciato sul terreno il 24,48% (massimo annuale di 23.741 punti il 17 febbraio, minimo di 14.320 punti il 22 settembre). Flessione del 23,66% rispetto a fine 2010, invece, per il Ftse Mib storico.
Mai così male dal 2008 - Per trovare un anno peggiore sui mercati di quello che sta per concludersi bisogna andare al 2008, quando l'S&P Mib aveva perso addirittura il 49,52% dimezzando la capitalizzazione da 730 miliardi a 372 miliardi di euro; il 2009 aveva visto segnali di ripresa (+19,5%) mentre il 2010 era stato ancora negativo (-13,23%). Agosto, con una flessione dell'indice principale del 15,6%, è stato il mese peggiore del 2011, mentre il dato migliore è quello relativo a gennaio (+9,3%).
La peggiore seduta l'1 novembre - La seduta peggiore dell'anno è stata quella del primo novembre, con il Ftse Mib in calo del 6,80%, in assoluto il quarto risultato peggiore dal 1998. L'anno si chiude con 328 società quotate sui mercati di Borsa italiana, di cui 304 sul principale, vale a dire quattro in meno rispetto al 2010. Sono tornate a scendere le ipo (offerte pubbliche iniziali), solo nove nel 2011 (dieci nel 2010, sette nel 2009), di cui la sola Ferragamo sul mercato telematico azionario; nel novero delle nuove quotate va aggiunta Fiat Industrial, nata a gennaio dalla scissione del gruppo Fiat.
Altre tre società sono state giudicate ammissibili alla quotazione, mentre le revocate sono state 14.
Un 2011 da dimenticare per la Borsa italiana, che ha perso in dodici mesi oltre il 25%, registrando ad agosto la performance peggiore e scendendo, a fine anno, a una capitalizzazione complessiva di 333,3 miliardi di euro, in calo rispetto ai 429,9 miliardi con cui aveva archiviato il 2010.
Il mercato italiano rappresenta oggi il 20,7% del prodotto interno lordo nazionale (era al 27,6% nel 2010).
Il ritratto (in negativo) emerge dalla review annuale della Borsa Italiana (che riporta i dati aggiornati a venerdì 23 dicembre) e arriva nel giorno in cui (boccata d'ossigeno per il debito pubblico) crollano i tassi dei Bot e titoli di Stato vanno a ruba.
Nel dettaglio, a una settimana dalla chiusura dell'anno, l'indice Ftse Mib ha registrato un calo del 25,28%, con un massimo annuale di 23.178 punti il 17 febbraio e un minimo di 13.474 punti il 12 settembre.
L'All Share ha lasciato sul terreno il 24,48% (massimo annuale di 23.741 punti il 17 febbraio, minimo di 14.320 punti il 22 settembre). Flessione del 23,66% rispetto a fine 2010, invece, per il Ftse Mib storico.
Mai così male dal 2008 - Per trovare un anno peggiore sui mercati di quello che sta per concludersi bisogna andare al 2008, quando l'S&P Mib aveva perso addirittura il 49,52% dimezzando la capitalizzazione da 730 miliardi a 372 miliardi di euro; il 2009 aveva visto segnali di ripresa (+19,5%) mentre il 2010 era stato ancora negativo (-13,23%). Agosto, con una flessione dell'indice principale del 15,6%, è stato il mese peggiore del 2011, mentre il dato migliore è quello relativo a gennaio (+9,3%).
La peggiore seduta l'1 novembre - La seduta peggiore dell'anno è stata quella del primo novembre, con il Ftse Mib in calo del 6,80%, in assoluto il quarto risultato peggiore dal 1998. L'anno si chiude con 328 società quotate sui mercati di Borsa italiana, di cui 304 sul principale, vale a dire quattro in meno rispetto al 2010. Sono tornate a scendere le ipo (offerte pubbliche iniziali), solo nove nel 2011 (dieci nel 2010, sette nel 2009), di cui la sola Ferragamo sul mercato telematico azionario; nel novero delle nuove quotate va aggiunta Fiat Industrial, nata a gennaio dalla scissione del gruppo Fiat.
Altre tre società sono state giudicate ammissibili alla quotazione, mentre le revocate sono state 14.