Kindle in Italia. Ecco come cambia il mercato degli e-reader

Economia
Kindle sbarca in Italia.
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Il lettore di Amazon sbarca nel nostro paese con un catalogo di 16mila titoli. Se la dovrà vedere con i dispositivi già in commercio e con i negozi nostrani. Comunque vada a finire, leggere un libro non sarà più la stessa cosa

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di Gabriele De Palma

Kindle arriva in Italia. E l'esordio su Amazon.it del lettore di ebook più diffuso al mondo (a 99 euro per il modello base, schermo da 6 pollici senza touchscreen) modificherà gli equilibri del panorama dell'editoria digitale nostrana.
Da oggi è infatti possibile acquistare l'e-reader (era comunque già possibile farlo sui siti delle filiali straniere di Amazon), ma la notizia è anche che saranno disponibili 16mila titoli in italiano. Più o meno la stessa quantità di libri digitali offerti dai principali concorrenti italiani, le piattaforme di vendita che vanno da Biblet di Telecom a IBS, da Feltrinelli a Bookrepublic e Mediaworld. Concorrenti che finora si erano avvantaggiati da un conflitto tra i formati in cui venivano digitalizzati i libri e che rendeva illeggibile su Kindle il catalogo digitale in lingua italiana.
Quello degli ebook è un mercato ancora piccolo, soprattutto in Italia. A fine 2011 secondo le ultime stime rappresenterà l’1% del mercato nazionale dell'editoria. Ma intorno a questo 1% si sta sviluppando un ecosistema che vede coinvolto l'hardware, il software, i contenuti, i formati e le piattaforme di vendita.

LETTERATURA FLUIDA
- Siamo all'alba dell'era della letteratura fluida (come accadde dieci anni fa per la musica): le pagine si dematerializzano, nell’e-reader possono trovare alloggio migliaia di testi, acquistabili in qualsiasi momento e luogo (basta avere una connessione anche mobile, i costi in genere sono a carico del gestore della piattaforma online). Prezzi più contenuti, ma soprattutto un’esperienza di lettura notevole, che forse per certi aspetti non è ancora paragonabile a quella di una edizione cartacea, ma certo migliore di quella su tablet e computer.
La superiorità degli e-reader sugli altri dispositivi elettronici è data innanzitutto dallo schermo, che non è retroilluminato e quindi non affatica la vista – provate a leggere un ebook da un pc per più di mezzora e capirete – e visualizza l'inchiostro elettronico (E-ink o SiPix) senza riflessi, in modo che nemmeno all'aperto in condizioni di luce intensa la lettura ne venga pregiudicata. La mancanza di retroilluminazione è anche il motivo principale di un'autonomia energetica fenomenale che, nel caso degli e-reader, se non si eccede nell'uso della connessione wireless, viene calcolata in settimane (fino a 60 giorni per i modelli più performanti).
Uno dei limiti maggiori rispetto al libro cartaceo è invece la libertà d'uso dei contenuti: ad esempio è difficile, quando è possibile, prestare un libro elettronico a qualcuno. Poche piattaforme si sono attrezzate in proposito e la proposta di Amazon è molto limitata: prestito solo per quindici giorni e solo a possessori di un lettore griffato Kindle. Su questo aspetto c'è ancora molto da fare, e l'adozione di uno standard condiviso dagli store online è quanto mai necessaria.

FORMATI E DRM
- I libri elettronici si presentano prevalentemente in tre formati:
1) mobi, ideato dall'azienda francese Mobipocket acquisita nel 2005 da Amazon che lo ha usato per il suo popolarissimo lettore Kindle (da cui deriva anche il formato Azw, di fatto un mobi più compresso che funziona anche sui pc e su iPhone);
2) ePub aperto e in rapida ascesa tra le preferenze degli editori;
3) il noto Pdf, inventato da Adobe e divenuto standard per i testi digitali nel 2008.

Ci sono poi formati meno utilizzati dall'industria editoriale come il txt o il doc, la cui compatibilità viene implementata in molti e-reader per agevolare la lettura degli appunti e dei testi degli utenti. I principali editori italiani si sono decisamente orientato verso l'ePub e il Pdf, decidendo di escludere dai propri cataloghi i formati mobi e Azw, rendendo così più difficile al Kindle di Amazon la conquista del mercato nazionale.
Da oggi non è più così. Amazon ha stretto accordi con Rcs Libri, Mondadori, Feltrinelli e Gems e la concorrenza si preannuncia spietata. La divisione dell'offerta di ebook in base al formato prima si poteva aggirare grazie a software di conversione reperibili gratuitamente (come Calibre). Ma a complicare l'interoperabilità tra contenuti e display si aggiungevano i software di protezione, i Drm (Digital Rights Management), che non erano legalmente aggirabili.

QUALE E-READER  SCEGLIERE
- Oltre che per i formati supportati, gli e-reader si distinguono tra loro per le caratteristiche tecniche più evidenti (qui una scheda comparativa aggiornata).
Innanzitutto le dimensioni dello schermo. Quasi tutti hanno optato per schermi tra i 5 e i 6 pollici, ma alcuni come l'Asus DR900 e il Kindle Graphite DX visualizzano il testo su una superficie decisamente maggiore: rispettivamente 9 e 9,7 pollici di diagonale, ovvero poco più piccoli di un foglio A4. Molti vendor hanno implementato la tecnologia touchscreen per i propri modelli di punta: alcuni come il Leggo di IBS e il Sony PRS-T1 con l'uso di uno stilo, altri come Biblet di Telecom Italia e il Nook Touch di Barnes and Noble senza stilo. I nuovi Cybook Orizon e Odyssey prodotti da Bookeen supportano oltre al touchscreen anche la rotazione del testo.
La connettività WiFi è onnipresente, e i principali e-reader offrono anche connessioni 3G con traffico gratuito per scaricare i testi e per consultare alcune risorse online, come i dizionari. Asus e Leggo IBS sono stati tra i primi a offrire anche la funzione text-to-speech, un sintetizzatore vocale che legge i testi ad alta voce, in cinque lingue.
La disponibilità di memoria per l'archiviazione varia da 500MB a 4GB: può sembrare minima paragonata a quella di un pc o di uno smartphone, ma per i testi è più che sufficiente. Per arrivare a 1GB ci vogliono infatti circa millecinquecento volumi. I prezzi variano dai 99 euro dei modelli base ai circa 250 di quelli più evoluti e con schermo grande.

EBOOK STORE
- L'offerta di contenuti in italiano si è decuplicata negli ultimi dodici mesi, passando da circa duemila titoli a quasi ventimila. I cataloghi in lingua italiana sostanzialmente si equivalgono tra i principali negozi online (BibletStore, Feltrinelli, IBS, Mediaworld, Bookrepublic, Bol.it, Ultima Books e da oggi Amazon.it) mentre per chi legge anche in altre lingue la risorsa principale è Amazon sia nella versione Usa che in quelle sparse per il mondo. Per quanto riguarda i prezzi, pur non essendoci regole fisse le ultime uscite su cui gli editori puntano molto arrivano a costare 13,99 euro, ma buona parte del catalogo ha prezzi che variano dai 4,99 ai 9,99 euro. Il vantaggio economico degli ebook è sensibile rispetto al corrispettivo cartaceo. Alcuni esempi: L'educazione delle fanciulle di Franca Valeri e Luciana Littizzetto su carta costa 10 euro, in formato elettronico 6,99; Farabutto 2.0 di Vauro è prezzato 9 euro su carta e solo 3,99 per Kindle; su 1Q84, l'ultimo capolavoro di Murakami si risparmiano 7 euro tra carta e ebook. E non si fanno code in libreria.

E-BOOK GRATIS - Oltre ai negozi di ebook a pagamento, ci sono anche iniziative di promozione della cultura che offrono gratuitamente libri non più protetti da copyright, opere in pubblico dominio generalmente di autori classici. Il colosso in questo campo è Google, che ha già aperto il proprio store online a pagamento in Usa e in Gran Bretagna, ma che dispone anche della biblioteca digitale di opere in pubblico dominio più vasta grazie al progetto GoogleBooks in accordo con importanti università. Di dimensioni decisamente ridotte rispetto a Google, ma comunque meritevole di segnalazione, anche due iniziative: il Progetto Manuzio dell'associazione LiberLiber e Manybooks. Il catalogo è di poche centinaia di titoli, tutti classici e completamente gratuiti. Buona lettura.

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