Dopo la decisione di Standard & Poor's di tagliare il rating dell'Italia la leader degli industriali avverte: "Misure serie oppure a casa". Il Pd: con Berlusconi il Paese è retrocesso in serie B. Casini: il governo è inaiutabile. VIDEO
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(in fondo tutti i video sulla crisi economica mondiale)
Misure serie o dimissioni. Questo in sintesi l'avvertimento dato al governo sia da Emma Marcegaglia (guarda il video in alto) sia dalle forze dell'opposizione.
A poche ore dalla decisione di Standard & Poor's di tagliare il rating dell'Italia la presidente degli industriali chiede all'esecutivo di intervenire subito. Parlando a Bologna al convegno del Cersaie, Emma Marcegaglia ha detto che "domani, o la prossima settimana" il governo deve varare misure "gravi, serie, anche impopolari sennò, non ho paura a dirlo, deve andare a casa".
Già ieri, lunedì 19 settembre, la leader di Confindustria era intervenuta sulla difficile situazione economica italiana. "Questa situazione di stallo non è più tollerabile - ha detto - Il Paese ha bisogno di recuperare una forte credibilità, e non solo sui mercati".
Intanto, nel suo più recente aggiornamento sulle stime macroeconomiche per l'Italia l'ufficio studi degli industriali ha tagliato le previsioni di Pil a 0,7% per il 2011 e allo 0,2%
nel 2012.
Bersani: Berlusconi deve togliersi di mezzo - Duro anche il parere del segretario del Pd Pier Luigi Bersani. "Bisogna assolutamente accorciare i tempi: non abbiamo più tempo, bisogna uscire dalla palude delle sabbie mobili e dal fango e rimettere in cammino il Paese". Il segretario Pd ha anche sottolineato che "questo invito che facciamo da mesi ora viene accolto più ampiamente, viene da alcune forze sociali e da alcuni commentatori". Da qui l'appello alla maggioranza perché "batta un colpo".
L'opposizione: il premier si dimetta - Per le opposizioni, infatti, la nota dell'agenzia di rating Usa, dimostra "la irresponsabilità del governo". Pier Ferdinando Casini lancia un appello "alla maggioranza e al Pdl in particolare perché la smettano con l'ostinazione ed evitino di aprire una pagina nera nella storia del Paese e lo spettro della Grecia, perché tutta la politica sarà sommersa".
Il capogruppo di Idv al Senato, Felice Belisario, paventa il rischio default e chiede al governo di "venire in Parlamento per chiedere scusa ai cittadini e poi togliere il disturbo". E per Nichi Vendola, leader di Sel, "la destra ha portato l'Italia sull'orlo del baratro. Al più presto occorre che questa pagina venga chiusa".
Netto anche il commento della Fondazione ItaliaFutura di Luca di Montezemolo, secondo cui "il calvario continua". "Quanto più difficile e soprattutto più costoso sarà ottenere, dopo questo voto, la liquidità necessaria a rifinanziare le nostre scadenze sul mercato?".
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