Crisi, Obama: "Preoccupano Italia e Spagna"
Economia"La Grecia è il problema più urgente ma sarebbe molto grave se i mercati continuassero a prendersela con questi due grandi Paesi" dice il presidente americano. Chiusura positiva a Piazza Affari, balza oltre i 400 punti lo spread tra Bund e Btp decennali
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L'economia mondiale resterà debole finché non sarà risolta la crisi europea del debito. E' quanto sostiene il presidente americano Barack Obama durante una tavola rotonda con alcuni giornalisti ispanici.
"Timori per Italia e Spagna" - "La Grecia è ovviamente il problema più urgente - ha detto Obama - e si stanno prendendo alcuni provvedimenti per rallentare la crisi ma non per risolverla". Ma il "problema più grave - per il presidente americano - è quello che potrebbe succedere a Italia e Spagna se i mercati continueranno a prendersela con questi due grandi Paesi". "Penso che continueremo ad avere un'economia mondiale debole finché questi problemi non saranno risolti". Questo, aggiunge, "sarà un tema centrale del prossimo G20 che si terrà a novembre", in Francia.
Vola lo spread - Intanto, dopo una buona partenza, hanno seguito un andamento altalenante le borse europee. A Milano piazza Affari, dopo una apertura positiva è arrivata a perdere fino al 2% per poi risalire e chiudere in rialzo con il Ftse Mib che ha guadagnato il 2,19% a 13.769 punti. Nel corso della giornata è blazato oltre i 400 punti base il differenziale tra Bund tedeschi e Btp decennali,volano al nuovo record dall'introduzione dell'euro inoltre i rendimenti sui Btp a 5 anni. Nell'asta tenuta oggi martedì 13 settembre il tasso d'interesse si è collocato al 5,6% dal 4,93%. In totale il ministero dell'Economia ha collocato titoli per 3,865 miliardi a fronte di una domanda pari a 4,945 miliardi.
Berlusconi a Bruxelles: "Tranquillo sulla manovra" - Ma dal suo viaggio odierno a Bruxelles (che ha scatenato numerose polemiche per aver fatto saltare l'incontro con i pm sull'inchiesta su Tarantini) Berlusconi si dice "assolutamente tranquillo sulla manovra", ma, spiega: "ci sono state delle dichiarazioni da parte delle opposizioni differenti dai fatti e dalla realtà che ci costringono a rassicurare le istituzioni europee". Intanto filtrano le indiscrezioni su un incontro tra una delegazione di investitori cinesi e Tremonti secondo cui Pechino potrebbe acquistare il 4% del debito italiano.
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