Non solo .com, .org, .net. D'ora in poi le imprese potranno utilizzare anche il loro nome come parte finale dell'indirizzo web. Lo ha deciso l'Icann, l'autorità internazionale in materia. Le richieste verranno accolte a partire dal 12 gennaio 2012
Rivoluzione nell'utilizzo dei domini internet. Le imprese private potranno utilizzare il loro nome nel suffisso del dominio, per esempio al posto dei suffissi .org o .net. E' la decisione presa dall'ente internazionale preposto ai nomi a dominio, Icann (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers) e si tratta del principale cambiamento dalla creazione di 'dotcom' (.com), 26 anni fa.13 membri hanno votato a favore, uno contro e due si sono astenuti.
"L'Icann ha aperto il sistema dei nomi per scatenare l'immaginazione globale" ha reso noto il consiglio dell'ente alla fine della riunione. La decisione rispetta il diritto dei gruppi di creare domini a livello massimo in ogni lingua o scrittura". "Speriamo che questa permetta al sistema dei nomi a dominio di servire meglio tutta l'umanità", ha spiegato il presidente dell'Icann Rod Beckstrom.
Grandi gruppi come Apple, Toyota o Bmw, ad esempio, potranno lanciare a pagamento siti con il loro nome a suffisso. A beneficiare di più di questa novità saranno le "grandi marche con un marketing chiaro e una strategia orientata verso i clienti, che consente loro di sfuttare il proprio nome in modo competitivo", ha aggiunto Hnarakis.
Le richieste verranno accolte a partire dal 12 gennaio 2012. Al momento esistono solo 22 gTLD (generic top-level domain), come ".com", ".info", ".org", più circa 250 domini con nomi di paesi (come ".it", ".uk"). Ora si attendono centinaia di nuovi gTLD.
"L'Icann ha aperto il sistema dei nomi per scatenare l'immaginazione globale" ha reso noto il consiglio dell'ente alla fine della riunione. La decisione rispetta il diritto dei gruppi di creare domini a livello massimo in ogni lingua o scrittura". "Speriamo che questa permetta al sistema dei nomi a dominio di servire meglio tutta l'umanità", ha spiegato il presidente dell'Icann Rod Beckstrom.
Grandi gruppi come Apple, Toyota o Bmw, ad esempio, potranno lanciare a pagamento siti con il loro nome a suffisso. A beneficiare di più di questa novità saranno le "grandi marche con un marketing chiaro e una strategia orientata verso i clienti, che consente loro di sfuttare il proprio nome in modo competitivo", ha aggiunto Hnarakis.
Le richieste verranno accolte a partire dal 12 gennaio 2012. Al momento esistono solo 22 gTLD (generic top-level domain), come ".com", ".info", ".org", più circa 250 domini con nomi di paesi (come ".it", ".uk"). Ora si attendono centinaia di nuovi gTLD.
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