In arrivo per il Fondo unico dello spettacolo 236 milioni di euro. Salta l'aumento di un euro per i biglietti del cinema, ma sale il prezzo della benzina: "Un sacrificio di uno o due centesimi, che gli italiani saranno lieti di poter fare"commenta Letta
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Alla fine sono arrivate, mercoledì 23 marzo, giorno dell'addio ufficiale e definitivo di Bondi, le risorse per dare fiato alla cultura italiana soffocata dai tagli. Un corposo salvagente lanciato da governo, complice gli appassionati appelli del maestro Muti e la regia di Gianni Letta.
Salta l'aumento di un euro per i biglietti del cinema. I soldi arriveranno, in maniera stabile e quindi anche per i prossimi anni, da un nuovo aumento delle accise sulla benzina. "Un piccolo sacrificio di uno o due centesimi, che tutti gli italiani saranno lieti di poter fare", commenta Letta. Le associazioni dei consumatori e quelle dei gestori di carburanti non la prendono bene, ma la decisione è presa. Grazie alla ministangata sulla benzina si riuscirà ad assicurare allo spettacolo ma anche alla tutela dei Beni Culturali risorse stabili e sicure che anno dopo anno andranno a rimpinguare il Fus e le casse svuotate del Ministero.
Il salvagente per lo spettacolo, tutela del patrimonio, istituti culturali, che viene garantito anche per i prossimi anni - sganciato quindi dalla legge finanziaria - ammonta a 236 milioni di euro.
Seppure minimamente limato rispetto alle esigenze che erano state sottolineate dal Ministero (un documento preparato dagli uffici di via del collegio romano contava un totale di circa 400 milioni, la somma finale arriva a 396) il reintegro arrivato con il decreto varato dal governo consente un deciso respiro di sollievo per il finanziamento pubblico alla cultura, salvando il Ministero, da mercoledì 23 marzo affidato a Giancarlo Galan che succede così a Sandro Bondi, da una bancarotta ormai annunciata.
Di seguito le cifre:
FUS - A rimpinguare le casse del Fondo Unico per lo Spettacolo ridotto nel 2011 a 258 milioni di euro, arrivano 149 milioni ricavati dalla nuova accise sulla benzina, ai quali vanno aggiunti i 27 milioni che erano stati congelati per effetto della legge di stabilità. In totale quindi 434 milioni, ai quali si aggiungono circa 90 milioni di risorse per il Tax Credit - ovvero le agevolazioni fiscali per il cinema- che da oggi diventa una misura definitiva. Lo sganciamento dalla legge finanziaria garantisce l'arrivo di 149 milioni l'anno per sempre in aggiunta alla base Fus che per il 2012 è di 262 milioni e per il 2013 di 264 milioni.
TUTELA PATRIMONIO - Per la tutela del patrimonio, il documento preparato dagli uffici del ministero dei beni culturali contava una esigenza di 'non meno di 200 milioni di euro'. Dal decreto varato oggi arrivano 80 milioni l'anno ai quali bisogna aggiungere la restituzione di 50 milioni che erano stati congelati dalla legge di stabilità. Nonché, particolarmente importante anche dal punto di vista dei conti la norma che consente nuove assunzioni a Pompei (30 nel 2011) ma anche di rimpinguare sostanziosamente l'organico del ministero con altre 170 assunzioni in tutta Italia e poi di garantire il turn over anche negli anni successivi. Questa norma in particolare, contano al ministero, dovrebbe permettere, nel giro di 4-5 anni, di rimpinguare gli organici da anni depotenziati del mibac.
ISTITUTI CULTURALI - Per gli istituti culturali, decurtati dal super taglio dalla manovra anticrisi dell'estate scorsa, arrivano 7 milioni di euro.
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