Fiat spiega l'accordo agli operai. Fiom: "Propaganda"

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Il Lingotto ha sospeso la produzione a Mirafiori per illustrare l'intesa: è polemica. Vendola ai cancelli: grave che il governo stia con Marchionne. Da Bonanni appello su Youtube per il sì. Berlusconi: se vince il no, buoni motivi per andare all'estero

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Fiat spiega l'intesa - La Fiat spiega l’accordo agli operai. Il Lingotto in mattinata ha sospeso la produzione a Mirafiori per illustrare a gruppi di lavoratori l'accordo raggiunto con i sindacati il 23 dicembre senza la Fiom. Questo alla vigilia del referendum tra i lavoratori sull'intesa. Giorgio Airaudo, segretario nazionale e responsabile del settore auto della Fiom-Cgil, ha denunciato l’episodio definendolo “un fenomeno singolarissimo”. I lavoratori “vengono riuniti dalla gerarchia aziendale che spiega loro, a modo suo, i contenuti dell'accordo separato del 23 dicembre. In pratica, la Fiat sta facendo le sue assemblee".

Secondo Airaudo, dunque, "nel silenzio dei sindacati firmatari, l'Azienda ha assunto non solo la guida diretta del fronte del sì, ma addirittura l'iniziativa di sostituirsi ai sindacati stessi. A questo fatto, già clamoroso, se ne aggiunge un altro gravissimo - spiega ancora -. I capi dicono ai lavoratori delle Carrozzerie che il testo dell'accordo - che è stato distribuito ai lavoratori solo dalla Fiom, ovvero dal sindacato che non lo ha sottoscritto - non sarebbe l'ultima versione dell'accordo stesso. Questa è una patente bugia che, evidentemente, viene diffusa a scopi puramente propagandistici”.

Alta tensione- Intanto la tensione, alla vigilia del referendum, si fa sempre più alta. Uno striscione  con su scritto "Fiat = sfruttatori e assassini rottamiamo Marchionne e i suoi scagnozzi", firmato Collettivo Comunista Piemontese, con il simbolo di una stella e della falce e martello è stato appeso alla Porta 2 di Mirafiori accanto a molti altri striscioni, manifesti e bandiere comparsi nel principale ingresso utilizzato dagli operai delle Carrozzerie.

Vendola: "Grave che il governo si schieri con la Fiat"- E davanti ai cancelli dello stabilimento è arrivato anche Nichi Vendola. "Il governo non è assente - ha detto il leader di Sel e governatore della Puglia- il governo che avrebbe dovuto svolgere il ruolo dell'arbitro tra le due squadre è invece sceso in campo a gamba tesa dalla parte di Marchionne". "Questo è davvero un fatto gravissimo, inaudito - ha aggiunto Vendola - perchè snatura anche le relazioni industriali nel momento in cui il Governo scende in campo contro i lavoratori". Vendola è stato contestato da una decina di sindacalisti della Fismic (firmatari dell'intesa con la Fiat) e, in un momento di tensione coi sostenitori di Sel, tra i due schieramenti sono volati insulti, minacce e qualche sputo.

Berlusconi: sto con la Fiat - Il presidente del consiglio Silvio Berlusconi, dalla Germania, è intervenuto sul caso Fiat per dire che nel caso in cui il referendum bocciasse l'intesa raggiunta "le imprese e gli imprenditori avrebbero buone motivazioni per spostarsi in altri paesi".

Bonanni: appello per il sì su Youtube - In attesa del voto, Raffaele Bonanni, leader della Cisl, lancia un appello anche su Youtube. "La vittoria del sì – dice Bonanni - darà un salario più alto e maggiori garanzie ai dipendenti del Lingotto, all'azienda Fiat ed agli investitori, prospettive  di crescita e di sviluppo all'Italia intera che, così,  continuerà ad essere concorrenziale sui mercanti internazionali. "A volerlo – continua - sono i sindacati e soprattutto i lavoratori che agiscono con forte senso di responsabilià, lontani da inutili demagogie e populismi".

Guarda l'appello per il sì di Bonanni


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