Secondo una ricerca di Tecnocasa, il costo degli immobili continua a scendere mentre le vendite aumentano, soprattutto nei capoluoghi di provincia. Tra gli acquirenti, il 64% ha tra i 18 e i 44 anni
I prezzi degli immobili calano e le vendite aumentano: il mercato immobiliare in Italia, stando ai dati presentati da Tecnocasa Group, è in ripresa.
Il 73,4% delle compravendite riguarda l’abitazione principale (prima casa o casa di sostituzione), il 5,9% invece la casa per le vacanze. Il 20,7% degli acquirenti ha invece puntato sugli immobili considerandoli “solo” un investimento.
Il 65,3% degli acquirenti ha tra i 18 e i 44 anni, il 36,9% dei quali tra i 35 ed i 44.
Lo studio si basa sui dati raccolti da circa 2700 agenzie della rete presenti nel Paese. Secondo la ricerca, la contrazione dei prezzi dovrebbe continuare per tutta la durata del 2010 ma malgrado i costi relativamente bassi degli immobili continueranno ad acquistare solo coloro che hanno una sufficiente capacità di indebitamento.
La diminuzione si fa sentire specialmente nei capoluoghi di provincia, dove il ribasso dei prezzi ha toccato quota -1,4%. Nell’hinterland delle grandi città i costi sono invece scesi dello 0,9% mentre nei maggiori centri italiani si è attestata sul -0,5%.
Sul fronte dei mutui, nel primo trimestre 2010 si registra una crescita del 20% su base annuale per un valore complessivo pari a 13,3 miliardi di euro, con una crescita nell'Italia insulare del 39%, del 35% al centro, del 26% al nord est e al meridione, del 4% nel nord ovest.
Il 73,4% delle compravendite riguarda l’abitazione principale (prima casa o casa di sostituzione), il 5,9% invece la casa per le vacanze. Il 20,7% degli acquirenti ha invece puntato sugli immobili considerandoli “solo” un investimento.
Il 65,3% degli acquirenti ha tra i 18 e i 44 anni, il 36,9% dei quali tra i 35 ed i 44.
Lo studio si basa sui dati raccolti da circa 2700 agenzie della rete presenti nel Paese. Secondo la ricerca, la contrazione dei prezzi dovrebbe continuare per tutta la durata del 2010 ma malgrado i costi relativamente bassi degli immobili continueranno ad acquistare solo coloro che hanno una sufficiente capacità di indebitamento.
La diminuzione si fa sentire specialmente nei capoluoghi di provincia, dove il ribasso dei prezzi ha toccato quota -1,4%. Nell’hinterland delle grandi città i costi sono invece scesi dello 0,9% mentre nei maggiori centri italiani si è attestata sul -0,5%.
Sul fronte dei mutui, nel primo trimestre 2010 si registra una crescita del 20% su base annuale per un valore complessivo pari a 13,3 miliardi di euro, con una crescita nell'Italia insulare del 39%, del 35% al centro, del 26% al nord est e al meridione, del 4% nel nord ovest.