"I bankers sono tornati - denuncia il ministro dell'Economia dal meeting dell'Fmi a Washington - i debiti pubblici sono saliti anche per salvare le banche nel loro insieme"
"I bankers sono tornati. Due anni fa non c'erano, a Istanbul erano low profile, ora sono tornati: occupano gli hotel più costosi, organizzano feste e ricevimenti. Questo dimostra che la speculazione è a piede libero". Così il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, a conclusione dei lavori del meeting dell'Fmi a Washington. "I bonus, i derivati e tutto è agli stessi livelli di prima della crisi forse i bonus sono più alti" ha aggiunto.
"I debiti pubblici sono saliti anche perchè è stata fatta la scelta di salvare le banche nel loro insieme" ha detto ancora il ministro. "Così non era avvenuto durante la crisi del '29 quando i soldi pubblici erano stati utilizzati per salvare le imprese. Questa volta si è deciso di salvare anche la speculazione", ha aggiunto, sottolineando tuttavia che "per fortuna questo non è accaduto in Italia".
La precisazione del ministro è stata accolta favorevolmente dall'amministratore delegato di Intesa Sanpaolo Corrado Passera. "Mi ha fatto molto piacere che Tremonti abbia distinto tra banchieri e banchieri, l'ho apprezzato" ha detto Passera, sottolineando in particolare che "nella crisi le varie banche si sono comportate in modo diverso: quelle come la nostra non hanno creato i presupposti della crisi, hanno tenuto e non hanno chiesto soldi, quindi fa molto bene chi distingue tra banchiere e banchiere".
"I debiti pubblici sono saliti anche perchè è stata fatta la scelta di salvare le banche nel loro insieme" ha detto ancora il ministro. "Così non era avvenuto durante la crisi del '29 quando i soldi pubblici erano stati utilizzati per salvare le imprese. Questa volta si è deciso di salvare anche la speculazione", ha aggiunto, sottolineando tuttavia che "per fortuna questo non è accaduto in Italia".
La precisazione del ministro è stata accolta favorevolmente dall'amministratore delegato di Intesa Sanpaolo Corrado Passera. "Mi ha fatto molto piacere che Tremonti abbia distinto tra banchieri e banchieri, l'ho apprezzato" ha detto Passera, sottolineando in particolare che "nella crisi le varie banche si sono comportate in modo diverso: quelle come la nostra non hanno creato i presupposti della crisi, hanno tenuto e non hanno chiesto soldi, quindi fa molto bene chi distingue tra banchiere e banchiere".