Via libera della Commissione europea all'ingresso di Sky nel digitale terrestre. Obiettivo: garantire "un mercato competitivo" e "un aumento della concorrenza sulla Tv digitale italiana". Mockridge: ne beneficiano cittadini e investitori pubblicitari
La Commissione Ue ha dato il via libera all'ingresso di Sky nel digitale terrestre in Italia. Una decisione che la pay-TV satellitare di News Corporation accoglie favorevolmente. Bruxelles ha infatti deciso di permettere a Sky di partecipare alla prossima gara per l'assegnazione delle frequenze del digitale terrestre.
Ciò è stato fatto, ha spiegato il portavoce della Commissione, Jonathan Todd, alla luce delle ''mutate condizioni di mercato'' e a condizione che ''le frequenze eventualmente ottenute da Sky siano utilizzate per trasmettere in chiaro'', cioé senza offrire servizi a pagamento fino alle fine del 2015.
L'obiettivo? Garantire un mercato competitivo in Italia e permettere "un aumento della concorrenza sul mercato della Tv digitale italiana", ha spiegato il portavoce.
Al di là delle condizioni fissate per aprire a Sky il digitale terrestre, la Commissione nel suo comunicato sottolinea e specifica quanto l'assetto del mercato sia cambiato rispetto al 2003, quando Bruxelles fissò i paletti per il via libera alla fusione tra Telepiù e Stream, tra cui il divieto a entrare nel Dtt fino a fine 2011.
La Commissione rileva poi che la prossima gara per l'assegnazione dei multiplex è "un'occasione unica" per operatori come Sky Italia per entrare nel Dtt in concorrenza con le principali emittenti che oggi controllano la maggior parte delle frequenze: su 21 multiplex del Dtt, ricorda Bruxelles, 16 sono già stati assegnati o stanno per esserlo e di questi sono 11 quelle in possesso dell'insieme di Mediaset, Rai e Telecom Italia.
La portavoce dell'esecutivo Ue, Pia Ahrenkilde, ha dichiarato che la decisione della Commissione europea di permettere a Sky l'ingresso sul mercato della tv digitale "è stata presa all'unanimità" ribadendo che è stata una scelta "collegiale e unanime".
Tom Mockridge, Amministratore Delegato di Sky Italia, ha commentato: "Siamo estremamente soddisfatti della decisione odierna. La Commissione europea ha confermato oggi che il mercato televisivo italiano ha vissuto grandi cambiamenti negli ultimi anni, cambiamenti avvenuti anche grazie al costante impegno di Sky Italia nell’introdurre più concorrenza, più innovazione e più scelta in un mercato storicamente dominato da due incumbent. Qualora Sky Italia avesse successo nella gara di assegnazione delle frequenze digitali, saranno ancora una volta i consumatori italiani a trarne benefici, così come i potenziali inserzionisti pubblicitari."
Ciò è stato fatto, ha spiegato il portavoce della Commissione, Jonathan Todd, alla luce delle ''mutate condizioni di mercato'' e a condizione che ''le frequenze eventualmente ottenute da Sky siano utilizzate per trasmettere in chiaro'', cioé senza offrire servizi a pagamento fino alle fine del 2015.
L'obiettivo? Garantire un mercato competitivo in Italia e permettere "un aumento della concorrenza sul mercato della Tv digitale italiana", ha spiegato il portavoce.
Al di là delle condizioni fissate per aprire a Sky il digitale terrestre, la Commissione nel suo comunicato sottolinea e specifica quanto l'assetto del mercato sia cambiato rispetto al 2003, quando Bruxelles fissò i paletti per il via libera alla fusione tra Telepiù e Stream, tra cui il divieto a entrare nel Dtt fino a fine 2011.
La Commissione rileva poi che la prossima gara per l'assegnazione dei multiplex è "un'occasione unica" per operatori come Sky Italia per entrare nel Dtt in concorrenza con le principali emittenti che oggi controllano la maggior parte delle frequenze: su 21 multiplex del Dtt, ricorda Bruxelles, 16 sono già stati assegnati o stanno per esserlo e di questi sono 11 quelle in possesso dell'insieme di Mediaset, Rai e Telecom Italia.
La portavoce dell'esecutivo Ue, Pia Ahrenkilde, ha dichiarato che la decisione della Commissione europea di permettere a Sky l'ingresso sul mercato della tv digitale "è stata presa all'unanimità" ribadendo che è stata una scelta "collegiale e unanime".
Tom Mockridge, Amministratore Delegato di Sky Italia, ha commentato: "Siamo estremamente soddisfatti della decisione odierna. La Commissione europea ha confermato oggi che il mercato televisivo italiano ha vissuto grandi cambiamenti negli ultimi anni, cambiamenti avvenuti anche grazie al costante impegno di Sky Italia nell’introdurre più concorrenza, più innovazione e più scelta in un mercato storicamente dominato da due incumbent. Qualora Sky Italia avesse successo nella gara di assegnazione delle frequenze digitali, saranno ancora una volta i consumatori italiani a trarne benefici, così come i potenziali inserzionisti pubblicitari."