Manovra, Berlusconi pronto alla fiducia

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Il premier ha incontrato il ministro dell'Economia Tremonti per fare il punto sulla finanziaria 2011-2012. "E nell'interesse del Paese, ha ritenuto di orientare il Governo verso la fiducia" si legge in una nota di Palazzo Chigi. Bersani: irresponsabili

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Si è aperta una settimana assai delicata per Silvio Berlusconi che affronta il passaggio alla Camera di una manovra da 25 miliardi poco popolare ma strenuamente difesa dal ministro dell'Economia Giulio Tremonti e una crescente resistenza interna da parte dei finiani a partire dal disegno di legge sulle intercettazioni.
La giornata è iniziata con le dimissioni del ministro Aldo Brancher (guarda il video della dichiarazione in aula) davanti al tribunale di Milano che lo sta processando per appropriazione indebita per la vicenda Antonveneta. Si tratta del secondo membro del governo a dover rimettere il mandato dopo Claudio Scajola allo Sviluppo economico accusato di aver acquistato una casa a Roma con soldi non suoi.

I lavori per mettere a punto la finanziaria continuano. E, come annunciato da una nota di Palazzo Chigi, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ed il ministro dell'Economia Giulio Tremonti si sono incontrati per fare il punto sulla manovra correttiva e hanno valutato le modifiche che è possibile fare mantenendo invariati i saldi e Berlusconi ha deciso che sul testo finale il governo porrà la fiducia.

"Il presidente del Consiglio Berlusconi ed il ministro Tremonti hanno preso atto del buon lavoro finora sviluppato in Parlamento ed hanno valutato tutti i miglioramenti proposti e realizzabili, fermo il vincolo dell'invarianza dei saldi", dice la nota. Il comunicato aggiunge che "il presidente del Consiglio, valutati i tempi per la conversione, considerando che il bene comune non è fatto dalla somma dei pur legittimi interessi particolari, sotto la sua responsabilità e nell'interesse del Paese, ha ritenuto di orientare il governo verso la richiesta di fiducia al Parlamento".

Dura la reazione del segretario del Pd Bersani. "E' un annuncio di totale irresponsabilità. Ognuno vede che questa manovra va radicalmente cambiata. Il Pd ha presentato proposte alternative che non mutano i saldi. L'esigenza di Berlusconi di ammanettare la propria maggioranza sta mettendo il Paese sempre più nei guai".


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