Il ministro degli esteri tedesco Westervelle: "La Grecia vuole gli aiuti? Prima faccia i compiti a casa". Poi arriva l'apertura della cancelliera. Frattini si dice preoccupato di tale rigidità e ritiene probabile un vertice straordinario della Ue
La Germania chiede altre misure anti-deficit alla Grecia in cambio degli aiuti. "Servono sviluppi positivi e altri risparmì dice il cancelliere Angela Merkel, che però aggiunge un'importante precisazione: l'uscita di Atene dall'area euro "non è un'opzionè da prendere in considerazione". "La Germania darà il suo aiuto - dice la Merkel - se ci saranno adeguate condizioni. La Germania si sente obbligata soprattutto alla stabilità dell'euro". In mattinata il ministro degli esteri tedesco Guido Westerwelle, parlando a Lussemburgo a margine del consiglio esteri della Ue, aveva già affermato che la Grecia deve fare "i suoi compiti a casa" prima di ricevere un aiuto finanziario. "Dare i soldi alla Grecia troppo presto l'allontanerebbe dal dovere di fare i suoi compiti a casa con la necessaria diligenza e disciplina", ha detto il ministro, esponente di spicco del partito liberale (Fdp), ribadendo le perplessità della Germania sul piano di sostegno ad Atene e precisando che il governo tedesco "non ha ancora preso una decisione".
Intanto il titolare della Farnesina s'è detto preoccupato per l'eccessiva rigidità tedesca e ha lanciato un appello alla Germania, perché superi le resistenze verso il piano anti-crisi della Grecia. Commentando il dibattito, svoltosi il 25 aprile a Lussemburgo tra i ministri esteri del Ppe, Franco Frattini ha dichiarato: "Siamo molto preoccupati. Credo che, se il rischio della Grecia si contamina ad altri paesi (s'è parlato del Portogallo), questo vuol dire che è proprio la casa comune che dobbiamo salvare". Ribadendo la sua preoccupazione per "alcune rigidità" della Germania, il ministro degli Esteri italiano ha anche rilevato: "D'altra parte è necessario che la Grecia faccia un passo credibile".
Frattini ha poi risposto ai giornalisti in merito alla questione se sia o meno necessario un vertice straordinario dei leader Ue. "Serve un grande passo avanti da ambedue le parti - ha dichiarato il titolare della Farnesina -. Da parte della Grecia, perché la tenuta del rigore annunciato e promesso deve essere mantenuta. E da parte dell'Europa, che deve fare un passo avanti. Se non ci si riuscirà, credo che un vertice dei leader sarà necessario. Ma se arriviamo a questo punto, dimostreremo di avere avuto troppa riluttanza, troppa incertezza. In fondo i ministri delle Finanze dell'eurogruppo si erano già riuniti e c'era stata già un'azione. Mi rendo conto che la Germania è il più grande contributore, però...".
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Intanto il titolare della Farnesina s'è detto preoccupato per l'eccessiva rigidità tedesca e ha lanciato un appello alla Germania, perché superi le resistenze verso il piano anti-crisi della Grecia. Commentando il dibattito, svoltosi il 25 aprile a Lussemburgo tra i ministri esteri del Ppe, Franco Frattini ha dichiarato: "Siamo molto preoccupati. Credo che, se il rischio della Grecia si contamina ad altri paesi (s'è parlato del Portogallo), questo vuol dire che è proprio la casa comune che dobbiamo salvare". Ribadendo la sua preoccupazione per "alcune rigidità" della Germania, il ministro degli Esteri italiano ha anche rilevato: "D'altra parte è necessario che la Grecia faccia un passo credibile".
Frattini ha poi risposto ai giornalisti in merito alla questione se sia o meno necessario un vertice straordinario dei leader Ue. "Serve un grande passo avanti da ambedue le parti - ha dichiarato il titolare della Farnesina -. Da parte della Grecia, perché la tenuta del rigore annunciato e promesso deve essere mantenuta. E da parte dell'Europa, che deve fare un passo avanti. Se non ci si riuscirà, credo che un vertice dei leader sarà necessario. Ma se arriviamo a questo punto, dimostreremo di avere avuto troppa riluttanza, troppa incertezza. In fondo i ministri delle Finanze dell'eurogruppo si erano già riuniti e c'era stata già un'azione. Mi rendo conto che la Germania è il più grande contributore, però...".
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