Si prevedono prezzi maggiorati per i carburanti, durante questa settimana pasquale. L’allarme è stato lanciato dalle associazioni dei consumatori. Stefano Scaglia: “Occorre una riforma per superare i divario dei prezzi tra Italia e Paesi Ue”.
Per gli italiani per quest’anno è prevista una Pasqua con il portafogli più leggero. Non tanto per le spese dovute a colombe, pizze pasquali e coralline, quanto per il caro benzina che ritornerà a farsi sentire: il pieno di carburante, che sia diesel o benzina, secondo i calcoli delle associazioni dei consumatori, quest’anno, costa dieci euro di più che nell'anno scorso. Allora la benzina costava in media 1,2 euro al litro, adesso è sopra gli 1,4 euro.
Il prezzo del petrolio sale (ieri il barile ha sfiorato gli 85 dollari), ma nelle pompe la stangata è arrivata due settimane fa: la benzina costa fra tra 1,408 e 1,422 euro/litro, il gasolio tra 1,234 e 1,249 euro/litro.
Un problema tutto italiano, lo ha detto chiaramente ieri il sottosegretario allo Sviluppo economico, Stefano Saglia, che non esclude il ricorso a un decreto legge: "Occorre una riforma per superare il divario del prezzo della benzina tra Italia e i Paesi Ue. Non abbiamo mai escluso la possibilità di un decreto legge che finora non è stato possibile assumere anche perché è necessario discuterne con i neoeletti presidenti delle regioni". In concreto, Saglia indica che "la riforma prevista dal Governo intende armonizzare gli interessi delle imprese e dei consumatori rilanciando il tema delle liberalizzazioni. I prezzi potranno scendere anche incrementando self e iper self fino all'80%".
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