Il principale sindacato italiano prevede un autunno pesante sul fronte economico e sociale. Meno pessimista la Cisl, con Bonanni che però avverte: "Le aziende sono sfiancate da un anno di poche commesse, bisogna tagliare le tasse"
La crisi non è finita. Il cauto ottimismo d'oltreoceano non fa breccia in Italia tra i sindacati. La Cgil prevede un autunno pesante sul fronte economico e sociale, con a rischio fino a un milione di posti di lavoro. Meno fosco lo scenario disegnato dalla Cisl, con il segretario generale Raffaele Bonanni che ritiene in pericolo 400-500 mila posti di lavoro, riconosce alcuni segnali di miglioramento ma avverte: "Dobbiamo prepararci a un colpo di coda delle crisi, perché le aziende sono sfiancate da un anno di poche commesse. Bisogna tagliare le tasse". Un'analisi simile arriva dalla Uil.