Raggiunta ieri l'intesa sulla riforma delle regole dei contratti di lavoro, sottoscritta da Governo, imprese e sindacati, tutti tranne la Cgil. Un no, quello di Guglielmo Epifani, che scatena polemiche
Per chi ha firmato è una svolta storica, per chi ha detto no è stato un inaccettabile prendere o lasciare. La Cgil boccia la riforma contrattuale: indebolirà le retribuzioni, accusa il segretario Guglielmo Epifani. "E' un accordo che cambia l'approccio conflittuale del nostro sistema di relazioni industriali, ribadisce il ministro del Welfare Maurizio Sacconi, e si passa ad un sistema di tipo cooperativo". E intanto arriva il via libera definitivo al contratto dei ministeri e della scuola, per il biennio economico 2008-2009. Entrambi non sono stati sottoscritti dalla Cgil.