Il ministro dell'Economia ha spiegato, a margine del'Ecofin, che il governo le recepirà, aggiungendo però che "siamo in una terra incognita, più che di previsioni si può parlare di congetture"
Le previsioni economiche sono una "terra incognita", soprattutto in tempi di crisi, ma "a occhio" Giulio Tremonti conferma le stime fatte ieri dalla Commissione europea. Quelle secondo cui nel 2009 il Pil dell'Italia si contrarrà del 2 per cento, mentre il deficit schizzerà al 3,8 per cento. Nel corso di una conferenza stampa a margine dell'Ecofin, il ministro dell'Economia ha spiegato che "il 2 per cento di crescita negativa era stato già comunicato all'Italia da dieci giorni", aggiungendo però che le previsioni sono per definizione "congetture, ipotesi, esercizi che si è obbligati a fare".