Il piano dell'Eurogruppo per reagire alla crisi finanziaria sarà oggi sul tavolo dei capi di stato e di governo dell'intera Unione europea. Obiettivo della presidenza francese è ottenere la firma anche delle capitali che non fanno parte dell'eurozona
Applicazione flessibile del patto di stabilità. In parole povere, gli stati membri potranno sforare il tetto del 3 per cento nel rapporto deficit-pil. Ma di poco e per poco, così come previsto dalla riforma del 2005. Dalla Commissione europea, una mano tesa ai governi che lottano contro la crisi dei mercati finanziari. E che con il piano di Parigi hanno fino ad ora messo sul tavolo 2mila miliardi di euro. Il triplo degli Stati Uniti. Una cifra che potrebbe aumentare se, come sembra nell'aria, dovessero sottoscrivere la strategia dell'Eurogruppo anche quegli stati che non hanno la moneta unica.