Sarah Varetto, conduttrice di SKY TG24 Economia, risponde a dieci domande per aiutare gli italiani a comprendere la bufera che ha investito i mercati finanziari
I mercati ballerini e le notizie allarmanti che si susseguono senza sosta sulla crisi internazionale mettono a dura prova l'economia mondiale e la fiducia degli italiani.
Che ripercussioni avrà la crisi sulla vita di tutti i giorni; quali sono i possibili scenari per i risparmiatori?
Sarah Varetto, conduttrice dell'approfondimento Sky Tg24 Economia in onda da lunedì a venerdì alle 18.35, risponde a 10 domande per aiutare a comprendere la tempesta che si è abbattuta sull'economia mondiale.
E’ vero che le banche italiane sono più solide di quelle fallite in Usa?
La maggiore solidità delle banche italiane è figlia di quell’atteggiamento che fino a ieri era considerato un difetto: l’eccessiva chiusura verso l’esterno. Non a caso la banca che più ha fatto shopping all’estero Unicredit, è quella che per prima è stata oggetto di attenzione del mercato e che ha sofferto di più.
In caso di fallimento di una banca, il Fondo Interbancario di garanzia copre fino a 103.000 euro. Questo significa che, fino a quell’ammontare, i nostri risparmi sono al sicuro? Tutta la cifra depositata è sempre immediatamente disponibile?
In caso di fallimento di una banca siamo tutelati non solo dal fondo interbancario che è finanziato dalle banche stesse, ma è stata messa anche la garanzia dello stato per i depositi fino a 103.000 euro. Nell’ipotesi del fallimento i primi 20.000 euro sono rimborsati entro 3 mesi, gli altri in un secondo tempo.
La garanzia copre solo i depositi nei conti correnti. Se uno ha i soldi in banca investiti in fondi, azioni, obbligazioni… la garanzia non vale.
Cosa succede invece se nel conto corrente è depositata una cifra più alta?
Sopra i 103000 euro non c’è garanzia, in quel caso conviene cointestarlo, operazione che porta al raddoppio della cifra garantita, oppure aprire un conto in un’altra banca e dividere i propri soldi.
In che termini sono a rischio i “bond” (obbligazioni). E’ consigliabile investire in Bot e Cct? Perché? Sì, perché quando compro titoli di stato sto prestando denaro ad un soggetto che è più affidabile di un privato, lo stato. Anche se nella storia non sono mancati casi di default di intere nazioni, vedi il caso Argentina del 2001, ad oggi la probabilità che possa fallire una nazione all’interno dell’Unione Europea non è contemplata neppure dagli scenari più catastrofici.
Il rovescio della medaglia è che essendo sicuri, tutti li vogliono e i rendimenti sono talmente bassi da essere, in alcuni casi, inferiori all’inflazione.
Per le altre obbligazioni ci sono tre ordini di rischi. Il primo se fallisce chi li ha emessi (l’azienda a cui ho prestato i soldi), si può anche perdere tutto. Il secondo rischio scatta se si vogliono vendere prima della scadenza e a quel punto è il mercato a fare il prezzo e ci si può perdere.
Il terzo è legato alla valuta: se non sono in euro c’è anche il rischio legato al mercato dei cambi.
I fondi pensione sono a rischio?
I fondi pensione tecnicamente non posso fallire. Il rischio è che i titoli in cui investono scendano molto di valore, ma la valutazione va fatta sul lungo periodo e tenendo conto che l’investimento è progressivo. Solo una minoranza di lavoratori italiani ha scelto fondi pensione molto esposti sulle azioni. Questi devono sapere che ci vorranno probabilmente anni prima di tornare ai livelli pre-crisi.
E’ opportuno liberarsi dei fondi azionari?
E’ una scelta dettata da esigenze personali e uscire adesso significa consolidare le perdite.
E’vero che in questo momento è più difficile accendere un mutuo a condizioni vantaggiose?
Non necessariamente, il tasso fisso è sceso, e in questi giorni sta, seppur lentamente, diminuendo anche l’Euribor il parametro al quale sono agganciati quelli variabili, per effetto del taglio operato dalla BCE sul costo del danaro e grazie alle misure prese dai governi europei per fronteggiare la crisi.
In caso di fallimento della banca presso cui si è acceso il mutuo per l’acquisto della prima casa, le rate potrebbero subire modifiche?
Si continua a pagare al soggetto che subentra ad esempio un’altra banca che rileva le attività di quella fallita.
Chi può, farebbe meglio ad estinguere o ridurre il prestito del suo mutuo?
Se si possiede liquidità dal momento che l’estinzione parziale o totale di un mutuo è gratuita potrebbe essere un’opzione.
La crisi dei mercati finanziari avrà come conseguenze l’aumento di bollette di luce e gas? Ci saranno rincari anche per i beni di primo consumo come pane e pasta?
In teoria no, anzi la crisi sta comprimendo la domanda globale, il petrolio sta scendendo sulla scia delle previsioni che vogliono il mondo sull’orlo di una recessione globale. Nell’ultimo mese l’inflazione, seppur di poco, è scesa.