Confusione, incertezza, rabbia e paura. Sono queste le reazioni principali che dilagano tra i lavoratori Alitalia in rete. Non mancano gli interventi di esperti e di tanti blogger che si domandano on line quali sviluppi per la nostra compagnia di bandiera
Confusione, incertezza, rabbia e paura. Sono queste le reazioni principali che dilagano tra i lavoratori Alitalia anche e soprattutto in rete. Non mancano, tuttavia, interventi di esperti di economia e di tanti blogger che si domandano on line quali sviluppi avrà questa drammatica vicenda.
Naturalmente ricchi di spunti sono proprio i forum creati dagli stessi dipendenti della compagnia Alitalia. Aprendo alitalia.forumcommunity.net ci si imbatte su una serie di post legati alla drammatica situazione della nostra compagnia di bandiera. Come l'amarezza di un precario che si sfoga scrivendo che i 3000 precari Alitalia Fly, Servizi e Airone non sono stati neanche conteggiati nel computo degli esuberi. "Numeri che non contano. Persone che non respirano e che soprattutto non mangiano e non mangeranno visto che di loro non si parla neanche. Zombie del ventunesimo secolo essiccati al sole con lo sfruttamento della loro attività lavorativa, e buttati nel primo burrone che capita.Chissà che a qualcuno non venga in mente di usare questi 3000 corpi per riempire i piloni di cemento del ponte sullo stretto o di qualche altra opera pubblica? Alternativa sarebbe quella di stipare qualche container nel porto di napoli e di farli scaricare in mare, tra l'Italia e le coste africane, tanto per spacciarli come clandestini in arrivo a Lampedusa. Ma noi italiani siamo nazionalisti, orgogliosi della nostra bandiera, cantiamo gli inni nazionali e la domenica stiamo col 50% del nostro cervello nel pallone, mangiamo mozzarella di bufala al metanolo, ci mettiamo in fila sulla Salerno-Reggio per raggiungere le spiaggie delimitate dalle discariche abusive, e assumiamo in nero le badanti e le colf. Noi italianetti con la bandieretta".
Spulciando in altri forum dedicati sempre allo stesso argomento c’è chi accusa apertamente i sindacati di aver provocato con la loro intransigenza il fallimento di Alitalia: Luca di Roma scrive: “Ci avete rovinato sindacato di **** vergognatevi” o Andrea da Milano che afferma: “Io o dico solo che i sindacati mi hanno rovinato la vita dopo 7 anni in Alitalia cargo con contratti a termine adesso sono a casa ho moglie e figli e adesso sono senza lavoro i signori del sindacato ci hanno venduto la nostra anzianità per fare entrare personale con solo 3 anni di anzianità per raccomandazioni e sicuramente per.............. e veramente uno schifo non aggiungo altro perché ci vorrebbe una settimana se vi dico tutto quello che hanno fatto nei miei 7 anni di Alitalia cargo. Vergogna”. Non mancano, poi, le accuse alla politica. Giancarlo da Roma scrive: “Che bello, come sempre facciamo figure di ****! Sono 1 dipendente di terra e vedo il mio futuro nelle mani di gente a mio avviso incapace, ingorda e senza scrupoli! Cosi s’inventeranno 1 risoluzione che poi come al solito penalizza noi che campiamo di stipendio! Bravi non vi siete smentiti! Se rinasco voglio fare il politico, cosi non lavoro e guadagno migliaia di euro sulle spalle della gente”. Gianni da Ancona se la prende con “I damerini di Alitalia (i piloti, ndr) che si mantengono come tutti i lavoratori a cui chiudono la fabbrica. Vanno a cercarsi un altro lavoro, non chi li mantenga. Intanto tu spiegami se è normale che per i 5 aerei della cargo (compresi quelli che non volano per manutenzioni), sono giustificati i 180 piloti. E se non pensi che i circa 10.000 euro mensili (20 milioni delle vecchie lirette, anche se lordi) di un comandante non possano essere un po' ridimensionati. Non credi che anche con 2 o 3.000 euro mensili in meno si possa tirare avanti senza fare la fame? Naturalmente la cosa vale, in proporzione per le altre qualifiche. Senza parlare ovviamente dei vari benefits che sono bei soldini. Pensi che il lavoratore a 1200 euro mensili(quando gli va bene) possa partecipare al dolore di un comandante che potrebbe passare da 20 milioni a 14? E' per scongiurare questa iattura che dovrebbe pensare, il lavoratore, a dover mantenere i damerini Alitalia?”
Nella rete non c’è spazio solo per i giudizi negativi, come dimostra il blog We Love Alitalia: la compagnia di bandiera è coccolata dagli utenti della piccola community, nata nello scorso aprile, il cui simbolo è un cuore che abbraccia l’aereo tricolore. Gli internauti, molti dei quali sono dipendenti della compania, raccolgono idee per migliorare Alitalia e le proposte non mancano. Tra le più fantasiose, un utente anonimo vorrebbe rafforzare il Made in Italy con un servizio di limousine per i clienti, airbus da 80-90 posti, poltrone full optional e perfino un sommelier a bordo per la degustazioni dei migliori vini italiani.
Naturalmente ricchi di spunti sono proprio i forum creati dagli stessi dipendenti della compagnia Alitalia. Aprendo alitalia.forumcommunity.net ci si imbatte su una serie di post legati alla drammatica situazione della nostra compagnia di bandiera. Come l'amarezza di un precario che si sfoga scrivendo che i 3000 precari Alitalia Fly, Servizi e Airone non sono stati neanche conteggiati nel computo degli esuberi. "Numeri che non contano. Persone che non respirano e che soprattutto non mangiano e non mangeranno visto che di loro non si parla neanche. Zombie del ventunesimo secolo essiccati al sole con lo sfruttamento della loro attività lavorativa, e buttati nel primo burrone che capita.Chissà che a qualcuno non venga in mente di usare questi 3000 corpi per riempire i piloni di cemento del ponte sullo stretto o di qualche altra opera pubblica? Alternativa sarebbe quella di stipare qualche container nel porto di napoli e di farli scaricare in mare, tra l'Italia e le coste africane, tanto per spacciarli come clandestini in arrivo a Lampedusa. Ma noi italiani siamo nazionalisti, orgogliosi della nostra bandiera, cantiamo gli inni nazionali e la domenica stiamo col 50% del nostro cervello nel pallone, mangiamo mozzarella di bufala al metanolo, ci mettiamo in fila sulla Salerno-Reggio per raggiungere le spiaggie delimitate dalle discariche abusive, e assumiamo in nero le badanti e le colf. Noi italianetti con la bandieretta".
Spulciando in altri forum dedicati sempre allo stesso argomento c’è chi accusa apertamente i sindacati di aver provocato con la loro intransigenza il fallimento di Alitalia: Luca di Roma scrive: “Ci avete rovinato sindacato di **** vergognatevi” o Andrea da Milano che afferma: “Io o dico solo che i sindacati mi hanno rovinato la vita dopo 7 anni in Alitalia cargo con contratti a termine adesso sono a casa ho moglie e figli e adesso sono senza lavoro i signori del sindacato ci hanno venduto la nostra anzianità per fare entrare personale con solo 3 anni di anzianità per raccomandazioni e sicuramente per.............. e veramente uno schifo non aggiungo altro perché ci vorrebbe una settimana se vi dico tutto quello che hanno fatto nei miei 7 anni di Alitalia cargo. Vergogna”. Non mancano, poi, le accuse alla politica. Giancarlo da Roma scrive: “Che bello, come sempre facciamo figure di ****! Sono 1 dipendente di terra e vedo il mio futuro nelle mani di gente a mio avviso incapace, ingorda e senza scrupoli! Cosi s’inventeranno 1 risoluzione che poi come al solito penalizza noi che campiamo di stipendio! Bravi non vi siete smentiti! Se rinasco voglio fare il politico, cosi non lavoro e guadagno migliaia di euro sulle spalle della gente”. Gianni da Ancona se la prende con “I damerini di Alitalia (i piloti, ndr) che si mantengono come tutti i lavoratori a cui chiudono la fabbrica. Vanno a cercarsi un altro lavoro, non chi li mantenga. Intanto tu spiegami se è normale che per i 5 aerei della cargo (compresi quelli che non volano per manutenzioni), sono giustificati i 180 piloti. E se non pensi che i circa 10.000 euro mensili (20 milioni delle vecchie lirette, anche se lordi) di un comandante non possano essere un po' ridimensionati. Non credi che anche con 2 o 3.000 euro mensili in meno si possa tirare avanti senza fare la fame? Naturalmente la cosa vale, in proporzione per le altre qualifiche. Senza parlare ovviamente dei vari benefits che sono bei soldini. Pensi che il lavoratore a 1200 euro mensili(quando gli va bene) possa partecipare al dolore di un comandante che potrebbe passare da 20 milioni a 14? E' per scongiurare questa iattura che dovrebbe pensare, il lavoratore, a dover mantenere i damerini Alitalia?”
Nella rete non c’è spazio solo per i giudizi negativi, come dimostra il blog We Love Alitalia: la compagnia di bandiera è coccolata dagli utenti della piccola community, nata nello scorso aprile, il cui simbolo è un cuore che abbraccia l’aereo tricolore. Gli internauti, molti dei quali sono dipendenti della compania, raccolgono idee per migliorare Alitalia e le proposte non mancano. Tra le più fantasiose, un utente anonimo vorrebbe rafforzare il Made in Italy con un servizio di limousine per i clienti, airbus da 80-90 posti, poltrone full optional e perfino un sommelier a bordo per la degustazioni dei migliori vini italiani.