Dal Teatro Dal Verme, la storia di Denis Bergamini raccontata nel nuovo podcast di Pablo Trincia. Il vicedirettore di Sky TG24 Omar Schillaci ne parla con l’autore ripercorrendo la vicenda e i suoi misteri
La morte di Denis Bergamini, il talentuoso calciatore del Cosenza, avvenuta il 18 novembre 1989 in circostanze misteriose, è al centro dell'incontro con l'autore Pablo Trincia, intervistato dal vicedirettore di Sky TG24 Omar Schillaci. Una storia che all’epoca dei fatti colpì profondamente l’opinione pubblica, intrecciando sport, cronaca e giustizia, e che solo recentemente ha visto emergere una nuova verità.
Il “cono d’ombra”
A raccontare l’incipit del caso Bergamini è Pablo Trincia: “Siamo nel 1989, sabato 18 novembre. Denis Bergamini è un giocatore del Cosenza Calcio che è stato promosso in serie B, bandiera della squadra. Quella sera lascia il ritiro mentre la squadra è al cinema. Sparisce e ricompare morto tre ore dopo, sulla statale 106. Era un ragazzo che non aveva mai avuto problemi, né manifestato problemi. Non si capisce come sia finito sotto questo camion. La sua morte è l’inizio di un mistero che ci portiamo avanti da 36 anni. È un mistero che ci ha affascinato molto. Da qui il podcast e la docuserie che ricostruiscono questa morte”.
La svolta nel 2009
Continua Trincia: “Viene dato come un suicidio inizialmente, come sembra dalla dinamica della morte descritta dalla ex fidanzata, che in quel momento si trova con lui. Nessuno crede però che lui si sia suicidato. Ma la magistratura crede alle parole della ragazza. Dal 1989 al 2009 questa resta la storia di un calciatore che si è suicidato. Ma da quel momento in poi qualcosa cambia. Arrivano nuovi elementi, testimonianze, come sta avvenendo ora per Garlasco. Dal 2009 comincia un altro filone che ha portato al processo di primo grado che si è concluso lo scorso anno.”
Come sottolinea Omar Schillaci, "nel processo viene condannata in primo grado la fidanzata che fu di Denis Bergamini. Il podcast - spiega - non prende posizione, ricostruisce i tanti pezzi che sono rimasti insoluti”.
Trincia evidenzia le incongruenze tra tempi e testimonianze: “Ci sono tre ore, da quando Bergamini lascia il cinema dove era con i compagni, e il momento in cui viene trovato morto. Abbiamo pochissime testimonianze. Due-tre persone che passano da lì e vedono lui fare l’autostop, sul ciglio della strada. È un cono d’ombra perché non si capisce cosa sia successo. Ci sono testimoni che vedono solo pezzettini della scena. Ci siamo avvalsi del grande lavoro fatto da due inviati di Sky Sport Bruno Palermo e Silvia Vallini che hanno seguito il caso per 15 anni”.
Qui il podcast di Pablo Trincia sulla storia di Denis Bergamini.
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