Festa della Liberazione, come spiegare il 25 aprile ai bambini

Cronaca
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La giornata è dedicata alla liberazione dell'Italia dall'occupazione nazifascista. Ecco qualche consiglio per spiegarla in maniera chiara e semplice ai più piccoli di casa

Il 25 aprile è la Festa della Liberazione, ma come spiegare ai bambini perché si festeggia in questo giorno? Per farlo dobbiamo tornare indietro di decenni e parlare dell'occupazione fascista e nazista in Italia e della Resistenza. Ecco alcuni consigli per parlare ai propri figli dell’importanza di questa giornata.

Spiegare cos’è la dittatura e cosa è successo nel Ventennio fascista

La storia del 25 aprile è complessa e per tramandarla in modo chiaro ai bambini si potrebbe partire dalla spiegazione del perché si chiama festa della Liberazione. Attualmente l'Italia è una Repubblica democratica, in cui le libertà sono costituzionalmente garantite, ma un tempo non era così. In modo semplice si può quindi raccontare la storia che ha portato alla liberazione dell’Italia dall'occupazione fascista e nazista.

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Parlare dei partigiani e delle azioni eroiche compiute per liberare il Paese

È necessario parlare della Resistenza. Per farlo nel modo più chiaro si possono raccontare le gesta di contadini, studenti, intellettuali, operai, e tutti gli italiani che hanno lottato per liberare il Paese. Si possono descrivere le storie più note di alcuni partigiani o far vedere e ascoltare le testimonianze di chi ha combattuto per la libertà.

Come far comprendere il senso della celebrazione ai bambini

Per far comprendere attivamente l’importanza della festa della Liberazione al proprio bambino è utile anche farlo partecipare ai numerosi eventi organizzati durante la giornata in tutte le città italiane. È un modo per far entrare in contatto il piccolo con lo spirito di unità che si diffonde durante queste manifestazioni.

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Alcuni esempi e testi che aiutano a spiegare la Festa ai bambini

Strumenti utili per aiutare a spiegare ai propri figli cosa rappresenta per l’Italia il 25 aprile si trovano anche online. Sul sito dello Zecchino d’oro, per esempio, si trova una sorta di favola di Anna Cocci, dell’Anpi di Bologna, che racconta in modo comprensibile anche per i più piccoli cos’era il regime fascista, cosa successe durante la Seconda guerra mondiale e chi erano i partigiani. Per chi ha figli più grandi, su Focus Junior si trovano alcune testimonianze oltre a consigli di letture per i ragazzi sulla Resistenza, come Fulmine, un cane coraggioso di Anna e Michele Sarfatti e La bicicletta di Bartali di Simone Dini Gandini. Secondo Filippo Furioso, ex dirigente scolastico che fa parte della rete di Fuoriclasse in Movimento, possono essere utili anche "percorsi di trekking urbano, per scoprire luoghi, monumenti, targhe, vie dove avvennero fatti importanti della Guerra di Liberazione sul proprio territorio o a essi dedicati", spiega in un'intervista a Save the Children. Così come "il gioco: il metodo del docu-game o del gioco di ruolo ha un valore didattico che non è stato ancora sufficientemente valorizzato; in particolare per l’insegnamento della Storia, campo ancora tutto da scoprire, l’organizzazione di un laboratorio che preveda come momento di 'verifica' un gioco di simulazione (come quello realizzato dall’Associazione Lapsus sul tema della guerra nel ‘900) oppure la raccolta di memorie e storie che prendono vita attraverso un videogame (come Venti Mesi e altri lavori di We Are Musli, design duo attivo nel Milanese) rappresentano un linguaggio in grado di coinvolgere attivamente le classi".

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