Treni in ritardo o cancellati, quali sono i diritti dei passeggeri Ue

Cronaca
Foto d'archivio LaPresse

Le tutele europee prevedono un indennizzo pari al 25% del prezzo del biglietto, se il ritardo è superiore a 60 minuti, o al 50% se è superiore a 2 ore. Se il ritardo viene annunciato prima, si ha diritto ad annullare il viaggio e chiedere immediatamente un rimborso

La legislazione europea tutela i diritti dei passeggeri dei treni in caso di ritardo, cancellazione, smarrimento o danneggiamento dei bagagli. Le tutele riconosciute dall’Unione europea per chi viaggia sui binari sono state adottate con il Regolamento 1371 del 2007. Questi diritti nel trasporto ferroviario si applicano generalmente a tutte le tratte e a tutti i servizi all'interno dell'Ue, anche se i Paesi europei possono decidere se si applicano anche alle tratte interne (urbane, extraurbane, regionali, eccetera) e alle tratte internazionali che iniziano o terminano al di fuori dell'Ue.

Cosa accade in caso di ritardi o cancellazioni

Se il treno viene cancellato o è in ritardo, il passeggero ha sempre il diritto a ricevere informazioni adeguate sulla situazione mentre è in attesa. Se viene annunciato che il treno arriverà alla destinazione finale con un ritardo di almeno un'ora, si ha diritto ad annullare il viaggio e chiedere immediatamente un rimborso (a volte integrale, a volte parziale, cioè per la tratta non utilizzata) del costo del biglietto. Se invece si decide di continuare il viaggio come previsto o di accettare un trasporto alternativo verso la propria destinazione, potresti avere diritto a una compensazione pari al 25% del prezzo del biglietto, se il ritardo è superiore a 1 ora e inferiore a 2, o al 50% del prezzo del biglietto, se il ritardo è superiore a 2 ore. I diritti tutelati dall’Ue comprendono poi pasti e bevande (proporzionalmente al tempo di attesa), e anche un alloggio, se il viaggio prevedeva un pernottamento.

Cosa accade in caso di smarrimento o danneggiamento dei bagagli

Se durante il viaggio il proprio bagaglio registrato viene smarrito o danneggiato, si ha diritto a un risarcimento, a meno che non sia stato preparato in maniera inadeguata, non sia idoneo al trasporto o non presenti caratteristiche particolari. È possibile ottenere fino a 1.300 euro di indennizzo per ciascun bagaglio registrato, a patto di dimostrare il valore dei contenuti. In caso contrario si ha diritto a 330 euro per bagaglio. In caso di morte o lesioni provocate da incidente ferroviario, il passeggero o i suoi congiunti hanno diritto al risarcimento per lo smarrimento o il danneggiamento dei bagagli a mano, registrati o meno, fino a un valore massimo di 1.500 euro.

Parlamento Ue chiede indennizzi più alti

A novembre 2018, il Parlamento europeo ha chiesto un maggiore indennizzo in caso di ritardo dei treni oltre che una migliore informazione sull'assistenza alle persone a mobilità ridotta e un accesso facilitato per i passeggeri in bicicletta. Sui rimborsi, i parlamentari hanno votato a favore del fatto che in futuro i passeggeri abbiano diritto al 75% del prezzo del biglietto per un ritardo di un'ora e trenta minuti e al 100% del prezzo del biglietto per ritardi superiori alle due ore.

Cosa accade in caso di morte o lesioni per un incidente ferroviario

In caso di morte del passeggero o lesioni dovute a un incidente ferroviario, il passeggero (o i suoi congiunti) hanno diritto a un risarcimento e a ricevere un anticipo entro 15 giorni dall'incidente a copertura delle esigenze immediate. In caso di decesso, l'anticipo ammonta ad almeno 21mila euro a persona.

Reclami

Se si ritiene che i propri diritti non siano stati rispettati, è possibile inviare un reclamo alla compagnia ferroviaria, che deve rispondere entro un mese. Se la risposta non è ritenuta soddisfacente, è possibile contattare l'organismo nazionale competente, che in Italia è l'Autorità di regolazione dei trasporti.

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