Così il Molise cerca risposte al calo demografico

Negli ultimi dieci anni la popolazione italiana è diminuita di circa il 3%, soprattutto a causa del calo della natalità. Ma ci sono regioni in Italia in cui questo calo è ancora più significativo, soprattutto quando alla diminuzione delle nascite si somma la questione dell’emigrazione. Sono prevalentemente le regioni del sud, e fra tutte spicca il Molise. La regione più piccola del Meridione, che oggi conta circa 288 mila abitanti, appena dieci anni fa ne aveva 312 mila. Un calo di 24 mila, che però, per i numeri di una regione così piccola, significa un -8% in un decennio. I numeri del declino demografico Il Molise oggi ha uno dei tassi di natalità più bassi d’Italia. Nel 2024 ci sono state appena 1.600 nascite, per una media di 5,4 nati ogni mille abitanti, un dato inferiore di un punto rispetto al resto d’Italia. Al problema della denatalità si somma però anche quello dell’emigrazione. Il tasso migratorio interno è -3,8, il secondo più basso d’Italia dopo la Basilicata; significa che nell’ultimo anno la differenza tra chi ha lasciato il Molise per trasferirsi in un’altra regione italiana e chi ha fatto il percorso inverso ha causato una perdita di circa lo 0,4% della popolazione. Un percorso di uscita dal Molise che inizia presto, e coinvolge anche i giovani che iniziano una carriera universitaria. Secondo i dati del MIUR, nello scorso anno accademico quasi 9.000 molisani erano iscritti all’università, ma solo il 38% di loro frequentava l’Università del Molise. Significa che quasi due terzi dei molisani che si laureeranno sono già usciti dalla Regione prima di terminare l’Università. Questi dati influiscono molto anche sulla composizione demografica della popolazione, un aspetto fondamentale per determinare il futuro e le prospettive del territorio. Solo il 10,5% della popolazione molisana ha meno di 15 anni, ma il 27,1% ne ha più di 65. Anche in un Paese mediamente molto anziano come l’Italia, sono dati che spiccano. Dal PNRR a Molise2030, pubblico e privato per il rilancio Esistono però progetti pensati proprio per rivitalizzare il Molise, invertire il trend e animare l’economia locale. Prima di tutto il PNRR, che si concentra proprio sulle aree del Paese in maggiore difficoltà. Il Molise, con 6,5 miliardi di finanziamenti e oltre tremila progetti attivi, è la regione del sud che riceve più risorse in rapporto alla popolazione, oltre 22 mila euro per residente . Fra i tanti progetti, un terzo riguarda la digitalizzazione, e 544 riguardano scuola, università e ricerca. Ma esistono anche ambiziose iniziative private, come la neonata Molise2030, il progetto di un gruppo di imprenditori e professionisti molisani guidati da Luca Colella che punta a rendere il Molise un hub di innovazione, sostenibilità e crescita economica, con l’obiettivo ultimo di invertire il trend demografico e creare occasioni di sviluppo per l’economia regionale, attraendo anche nuovi talenti. Il progetto, che vede anche la collaborazione dell’Università del Molise, parte dall’idea che in un’era in cui sono le idee a fare la differenza, non c’è motivo per cui queste idee non possano nascere e svilupparsi in una piccola regione. La presentazione dell’iniziativa aperta al pubblico si terrà il 15 novembre, a Isernia.

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Così il Molise cerca risposte al calo demografico

Francesco Cianfanelli