Sardegna, caso Todde: la Corte costituzionale annulla la decadenza

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La governatrice resta alla guida della Regione. Secondo la Corte “non spettava al Collegio regionale di garanzia elettorale, con l'ordinanza/ingiunzione emessa il 20 dicembre scorso, di imporre la decadenza dalla carica della presidente”

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La Consulta salva Alessandra Todde: stop alla decadenza, resta alla guida della Regione Sardegna. La Regione aveva presentato due ricorsi alla Corte Costituzionale e oggi sono arrivate le sentenze, la più importante è quella che va contro le decisioni del Collegio elettorale che aveva chiesto la decadenza della consigliera e presidente della Regione. Un provvedimento che avrebbe portato allo scioglimento dell'assemblea e nuove elezioni. 

La Consulta annulla la decadenza di Alessandra Todde

"Non spettava allo Stato e, per esso, al Collegio regionale di garanzia elettorale istituito presso la Corte d’appello di Cagliari - si legge - di affermare, nella motivazione della ordinanza-ingiunzione del 20 dicembre 2024, che «si impone la decadenza dalla carica del candidato eletto" e, per l’effetto, di disporre "la trasmissione della presente ordinanza/ingiunzione al Presidente del Consiglio Regionale per quanto di Sua competenza in ordine all’adozione del provvedimento di decadenza di Todde Alessandra dalla carica di Presidente della Regione Sardegna". Di quel provvedimento resta in piedi solo la sanzione pecuniaria. La Consulta dichiara invece inammissibile il conflitto di attribuzioni sollevato sulla sentenza del Tribunale ordinario di Cagliari.

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La Corte ha osservato che le pur gravi fattispecie contestate alla Presidente eletta (tra le quali, la mancata nomina di un 'mandatario elettorale', avente il compito di raccogliere i fondi della campagna elettorale, e la produzione una dichiarazione sulle spese sostenute, con relativo rendiconto, caratterizzata da diverse non conformità rispetto alle previsioni di legge) non sono riconducibili a quelle che, in modo esplicito, la legge numero 515 del 1993 ha selezionato come ipotesi di ineleggibilità e, quindi, di decadenza. Nell’imporre la decadenza al Consiglio regionale, sulla base dei fatti così accertati, il Collegio di garanzia elettorale ha, pertanto, esorbitato dai propri poteri, cagionando una menomazione delle attribuzioni costituzionalmente garantite alla Regione Sardegna.

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