La Squadra Mobile di Roma ipotizza che l'uomo fosse incaricato di agevolare l’ingresso dei due malvienti in assenza del proprietario. Ora si è autosospeso. Non ci sono al momento arresti, anche se è stato indentificato uno dei due ladri, mentre è ancora sconosciuta l'identità del complice coinvolto nel tentativo di rapina
Colpo di scena nelle indagini sul tentativo di furto accaduto lo scorso 7 luglio nella residenza romana dello stilista Valentino Garavani, nei pressi dell’Appia Antica. In quell’occasione due uomini avevano cercato di introdursi nella proprietà, ma furono messi in fuga dal vigilante armato che sparò alcuni colpi in aria. Un gesto che all’inizio appariva come un atto di coraggio, ma che oggi assume contorni ben diversi. Le indagini della Squadra Mobile di Roma, infatti, hanno fatto emergere che proprio il vigilante potrebbe essere stato il basista del colpo, inscenando poi la difesa quando la presenza dello stilista e dello staff ha fatto saltare il piano. L'uomo ora si è autosospeso. Non ci sono ancora arresti, ma l’inchiesta prosegue e uno dei malviventi è stato identificato: si tratta di un italiano nato nel 1991, riconoscibile per un occhio artificiale. I secondo resta invece ricercato ma gli inquirenti ritengono di essere vicini a una svolta definitiva.
Il “coraggio” del vigilante
Come detto, di fronte ai ladri il vigilante aveva estratto l’arma di servizio, esplodendo in aria alcuni colpi che costrinsero i due a darsi alla fuga. Le immagini delle telecamere di sorveglianza documentarono la scena, alimentando inizialmente la narrazione di una pronta reazione che aveva evitato il peggio. Gli accertamenti della Squadra Mobile di Roma hanno però fatto emergere un’ipotesi opposta: il vigilante non avrebbe sventato la rapina, ma piuttosto ne avrebbe agevolato la preparazione. Secondo gli investigatori, l’uomo potrebbe essere stato il basista, incaricato di facilitare l’ingresso dei complici quando la villa fosse vuota. La presenza inaspettata dello stilista e dello staff avrebbe fatto saltare il piano, costringendolo a inscenare una reazione di difesa per non destare sospetti.