Draghi bacchetta l’Europa, Metsola e Fitto rilanciano

L’allarme di Mario Draghi dal Meeting di Rimini non è passato inosservato. Nemmeno da chi in Europa ha ruoli di potere. La presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, condivide i timori dell’ex presidente del Consiglio. "La forza economica che è il soft power dell'Unione europea non è più sufficiente: lo status quo non può bastare. Noi siamo davanti a un bivio: o cambiamo o siamo destinati all'irrilevanza", ammette la Metsola dal palco del Meeting di Rimini. Tuttavia la presidente dell'Eurocamera fa capire di non aver apprezzato la frustata dell'ex premier di pochi giorni fa, dallo stesso palco, secondo cui l'Europa "è stata spettatrice", nei negoziati di pace sull'Ucraina. "L'Unione europea - replica la presidente del Parlamento europeo - non è mai stata spettatrice e non lo deve diventare mai.” La Metsola durante il suo panel precisa: "Se Kiev è ancora libera è grazie all'intervento europeo". Da una parte dunque la leader popolare raccoglie lo stimolo a fare di più lanciato da Draghi, dall’altro però boccia il suo giudizio negativo nei confronti degli attuali vertici di Bruxelles. Ma da Rimini la presidente fa di più: lancia un messaggio molto forte chiedendo a tutti uno sforzo per rafforzare l'integrazione europea: "Lo so bene che l'Europa non è completa ma non dobbiamo dimenticare che il suo destino dipende da tutti noi, lottiamo per l'Europa è il mio appello. Non sottovalutiamo mai ciò che possiamo diventare". Per lei è il momento di "avere coraggio" per costruire un'Europa "ancora più forte, più unita, più resiliente e in grado di difendersi e di essere una leader mondiale". Determinati anche a lavorare per una soluzione anche a Gaza. All'indomani dell'ennesima strage di giornalisti, Metsola definisce la situazione nella Striscia "intollerabile". "Vogliamo che le uccisioni cessino, che gli ostaggi siano liberati, non possiamo essere indifferenti. Ci sarà una posizione molto forte del Parlamento europeo", assicura tra gli applausi. Anche sul fronte della vicenda dei dazi, Metsola difende con forza la controversa intesa raggiunta con Donald Trump: "Non esiste nella storia un'alleanza più solida di quella tra Ue e Usa: l'accordo sui dazi è un passo avanti nelle nostre relazioni transatlantiche. Esamineremo l'accordo e il Parlamento farà la sua parte". “Non vedo un'Europa spettatrice, vedo un'Europa che sta facendo, alle condizioni date, il lavoro migliore possibile”, assicura il vicepresidente della Commissione Ue, Raffaele Fitto, “L'accordo sui dazi - prosegue - era indispensabile perché, come sappiamo, l'Europa ha avuto un accordo migliore rispetto a tutti gli altri interlocutori. L'alternativa sarebbe stata una guerra commerciale, quindi bisogna lavorare in questa direzione per migliorarlo ancora, c'è un confronto ancora in corso. Il vicepresidente esecutivo della Commissione Europea con deleghe alla Coesione e alle Riforme ha poi sottolineato come "L'Europa ha bisogno di maggiore flessibilità utilizzando le risorse disponibili: nella proposta di bilancio è possibile rispondere ai singoli comparti dei singoli stati membri. Una delle priorità è l'acqua: siamo di fronte a una emergenza, pensiamo alle alluvioni e alla siccità. C'è bisogno di un piano strategico su questo tema". Infine l’ottimismo sul Pnrr. "Una proroga del Pnrr non è possibile” dice Fitto, “La scadenza è quella nota ed è agosto del 2026. Quello che è possibile, e che il ministro Tommaso Foti ha citato, sono gli strumenti finanziari che sono già previsti all'interno dei Piani nazionali di ripresa e resilienza in tutti i Paesi europei e che non hanno l'obbligo di individuare e completare la spesa entro agosto del '26 ma di individuare il beneficiario finale prima di quella data. Successivamente possono essere utilizzate queste risorse". Così il vicepresidente della Commissione Europea è intervenuto sulla possibilità di mettere in campo strumenti che consentano di superare la scadenza finale del Pnrr. Quanto a una ulteriore revisione del Piano "l'Italia”, ha concluso “come è noto, ha raggiunto il risultato della settima rata ed è stata pagata la settima rata e per l'ottava è stata presentata la richiesta di pagamento. La Commissione, su iniziativa mia e del commissario Dombrovskis, ha indicato le linee guida per la revisione finale per tutti i Piani degli Stati membri. Nelle prossime settimane ci attendiamo proposte concrete che possano modificare ulteriormente i Piani, perché lo strumento della flessibilità anche in questo caso è fondamentale e, quindi, mi sembra di poter esprimere un giudizio positivo anche nel confronto più in generale. L'Italia sta proseguendo su una strada positiva, con risultati che contribuiranno in modo notevole alla crescita economica, agli investimenti e riforme che sono state messe in campo".

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Gaia Mombelli