Rita e Giuseppe Poggi sono tornati a smentire che il figlio Marco non fosse con loro in montagna quando la sorella fu uccisa, il 13 agosto del 2007. E per dimostrarlo, nel corso della puntata di Quarto Grado del 27 giugno, hanno esibito delle foto di quei giorni in montagna, dove si vede anche Marco
"Tanta amarezza. Tanta amarezza". Queste le parole di Rita e Giuseppe Poggi, i genitori di Chiara, che sono tornati a smentire che il figlio Marco non fosse con loro in vacanza, in Trentino Alto Adige, quando la sorella fu uccisa, il 13 agosto del 2007, mentre si trovava da sola in casa a Garlasco. E, per dimostrarlo, nel corso della puntata di Quarto Grado del 27 giugno, i coniugi Poggi hanno esibito in esclusiva delle foto di quei giorni in montagna, dove si vede anche Marco. "Smentiamo anche questo con documentazioni, non è solo la nostra parola. Così mettiamo a tacere un po' tutti", ha affermato il padre di Chiara (LE VERITÀ DI GARLASCO - IL DOCUMENTARIO DI SKY TG24).
Mattia Capra: "Con Chiara ci si salutava e basta"
Nel corso della trasmissione è stato intervistato anche Mattia Capra, amico di Marco Poggi. "Con Chiara ci si salutava e basta, era la sorella di Marco, nient'altro", ricorda Capra, che frequentava la villa di Garlasco: "Andavamo dritti al salotto a giocare al GameCube", dice, aggiungendo di non aver mai sentito Andrea Sempio, l'altro amico ora indagato nella nuova inchiesta per la morte di Chiara, fare commenti nei suoi confronti. "Segreti su un eventuale rapporto tra Sempio e Chiara Poggi? No, sono sicurissimo".
Gli oggetti nel canale di Tromello
Intanto, emergono nuovi dettagli sul caso. Non avrebbero portato ad alcun ritrovamento le operazioni nel canale di Tromello che il mese scorso è stato dragato alla ricerca dell'arma del delitto di Garlasco. Gli attrezzi sarebbe stati consegnati ai carabinieri da un uomo del posto, che li aveva recuperati nella roggia anni fa, nel 2018, prima che venisse pulita. L'indiscrezione giornalistica, anticipata dalla trasmissione di Rai 2 Ore 14 Sera, è stata confermata all'Ansa da fonti vicine alle indagini.