
Dopo il podcast, arriva anche in tv il documentario che racconta la storia di perdono tra Lucia Di Mauro Montanino e Antonio, il ragazzo che partecipò all’omicidio del marito della donna. Un lavoro scritto, ideato e narrato da Niccolò Agliardi e diretto da Flavio Maspes. Sarà visibile il 21 aprile alle 21.00 su Sky TG24 e di nuovo il 23 aprile alle 20.15 su Sky Documentaries. Poi in streaming su NOW e sempre disponibile On Demand
Dopo l’intenso racconto del podcast, arriva anche in tv il documentario Sky Originals “L’abbraccio che ripara - Perdonare un delitto”. Diretto da Flavio Maspes e scritto da Niccolò Agliardi, che è anche protagonista del racconto, la storia ripercorre e approfondisce l’incontro tra Lucia Di Mauro Montanino, vedova di Gaetano Montanino, ucciso dalla camorra nel 2009, e Antonio, uno dei giovani coinvolti nel suo omicidio, dando un volto ai protagonisti di questa storia di perdono e redenzione che ha scosso profondamente chiunque l’abbia ascoltata. Il documentario sarà trasmesso lunedì 21 aprile alle 21.00 su Sky TG24, mercoledì 23 aprile alle 20.15 su Sky Documentaries, in streaming su NOW e sempre disponibile On Demand.
Lucia e Antonio
L’ambientazione è Napoli: una città viva e contraddittoria che diventa in qualche modo parte della narrazione stessa. I luoghi attraversati dal racconto sono tanti, dai quartieri popolari fino al carcere minorile di Nisida, che diventano spazi emotivi, specchi della trasformazione dei protagonisti. Un impianto narrativo che lascia spazio alla complessità delle emozioni e in cui si inserisce il passo di Niccolò Agliardi, autore e narratore sensibile, che senza invadere accompagna lo spettatore tra parole e silenzi, luoghi e volti, ferite e possibilità. Il documentario sviluppa da una parte l’indagine emotiva, personale e umana sul dolore e sulla scelta radicale del perdono, dall’altra l’analisi profonda e necessaria di un modello alternativo di giustizia, quella riparativa, che in questa storia trova uno dei suoi esempi più concreti e luminosi. L’abbraccio tra Antonio e Lucia restituisce tutta la verità e la complessità di un gesto che va oltre la riconciliazione. È un incontro che rompe le categorie classiche di colpa e punizione, e offre invece la possibilità di immaginare percorsi di riparazione anche dove sembravano impensabili.
Riflessioni giuridico-sociali
Accanto ai due protagonisti, il documentario raccoglie le riflessioni di alcune figure autorevoli del panorama giuridico e sociale italiano. Tra loro il professor Adolfo Ceretti, criminologo e tra i massimi esperti di giustizia riparativa, che propone una lettura lucida e appassionata del valore trasformativo di questa esperienza e indica come davanti ad episodi di violenza come questi “molto spesso si dice la prima cosa che viene in mente: ‘Tu devi pagare’. L’idea che ci possa essere un dialogo tra vittima e carnefice è controintuitivo e questa cosa non può che scandalizzare. La giustizia riparativa ricompone i confliggenti, naturalmente soltanto se lo desiderano” ha spiegato. E ancora, Gianluca Guida, Direttore dell’Istituto Penale Minorile di Nisida, don Luigi Ciotti, fondatore di “Libera”, e don Claudio Burgio, fondatore della comunità Kayros, con il suo impegno trentennale accanto ai ragazzi più fragili. Le loro voci si intrecciano alla narrazione per dare profondità e contesto al percorso di Antonio, minorenne all’epoca del delitto, e oggi padre e lavoratore in una cooperativa che gestisce un bene confiscato alla camorra, intitolato proprio alla memoria di Gaetano Montanino. La sigla “Come te lo spiego” è cantata dal collettivo artistico Kayros.