
Nella chiesa di San Giovanni Battista a Misileri a presiedere il rito l'arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice. Il sindaco Rosario Rizzolo ha proclamato il lutto cittadino: bandiere a mezz'asta e un minuto di silenzio negli uffici comunali. Stessa scelta anche a Messina, la città in cui la giovane studentessa studiava e in cui ha trovato la morte
Il paese di Misilmeri si stringe attorno alla famiglia di Sara Campanella, la studentessa di 22 anni uccisa lunedì scorso a Messina da un collega di università, Stefano Argentino, reo confesso dell’omicidio. In corso nella chiesa San Giovanni Battista il funerale, presieduto dall'arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice. La piazza di Misilmeri è gremita, così come la chiesa. La salma di Sara è stata portata a spalla dalla chiesa delle Anime Sante, dove si è tenuta la camera ardente, alla chiesa madre che si trova nella stessa piazza. I giovani indossano una maglietta bianca con la scritta nera 'No Violenza'. I familiari hanno portato una foto con l'immagine di Sara e un palloncino rosa a forma di cuore con su scritto la frase preferita dalla giovane universitaria: "Mi amo troppo per stare con chiunque". Il silenzio ha caratterizzato questi momenti. Solo quanto la bara bianca ha iniziato a salire le scale della chiesa si è levato un applauso. Il sindaco di Misilmeri, Rosario Rizzolo, ha proclamato il lutto cittadino: bandiere a mezz'asta e un minuto di silenzio negli uffici comunali. Stessa scelta anche a Messina, la città in cui la giovane studentessa studiava e in cui ha trovato la morte, e nei comuni del Palermitano per disposizione del sindaco della città metropolitana, Roberto Lagalla.

Folla commossa alla camera ardente
Ai funerali a Misilmeri sono arrivati, tra gli altri, il presidente della Regione Renato Schifani, accompagnato dal deputato Gaspare Vitrano. Presenti anche i sindaci di Messina, Federico Basile, e di Misilmeri Rosario Rizzolo, oltre ai vertici delle forze dell'ordine. Domenica per tutto il giorno una folla commossa ha voluto rendere omaggio alla 22enne nella camera ardente allestita nella chiesa delle Anime Sante. Qualcuno ha sistemato un lenzuolo bianco su una palazzina affacciata sulla piazza del paese. "Mi amo troppo per stare con chiunque. Sara Campanella figlia di tutti noi", recitava la scritta, riprendendo la frase che la giovane universitaria aveva postato sul suo profilo social.
