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Migranti, tratta di esseri umani e favoreggiamento immigrazione clandestina: 6 arresti

Cronaca
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I titoli di Sky TG24 del 22 marzo 2025, edizione ore 13
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I titoli di Sky TG24 del 22 marzo 2025, edizione ore 13
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L’operazione si è svolta contemporaneamente a Roma, Brescia e sul territorio islandese, dove alcuni degli arrestati si erano trasferiti da tempo.  Il gruppo criminale è dedito alla tratta di esseri umani, al favoreggiamento dell’ingresso clandestino nel territorio italiano, allo sfruttamento della prostituzione, all’estorsione e al riciclaggio di denaro

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Nella giornata di ieri, personale del Servizio Centrale Operativo e della S.I.S.C.O. di Roma, con la collaborazione della S.I.S.C.O. di Brescia, del Servizio per la Cooperazione di Polizia e il Reparto Prevenzione Crimine, all’esito delle indagini condotte dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma, ha dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Roma, nei confronti di sei nigeriani indiziati a vario titolo di associazione mafiosa finalizzata alla tratta di esseri umani, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, sfruttamento della prostituzione, sequestro di persona, estorsione e procurato aborto. Alcuni dei sono aggravati dal metodo mafioso e dalla transnazionalità. 

Le indagini

Attraverso le indagini sono state ricostruite le attività illecite dell’associazione criminale, di tipo mafioso, denominata 'Maphite', costituita da nigeriani e presente in Italia e in diversi stati europei. Il gruppo criminale è dedito alla tratta di esseri umani, al favoreggiamento dell’ingresso clandestino nel territorio italiano, allo sfruttamento della prostituzione, all’estorsione e al riciclaggio di denaro. Nel corso delle indagini sono state individuate ulteriori vittime, anche minorenni, che hanno affrontato un lungo viaggio fatto di violenze fisiche, psicologiche e sessuali, attraversando la Nigeria, il Niger e la Libia, da dove sono poi partite via mare, su un’imbarcazione per arrivare a Pozzallo.

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Sfruttamento della prostituzione

Sempre attraverso le maglie dell’organizzazione, appena arrivate a Roma, la madame e alcuni componenti dei Maphite davano il via ad azioni violente, con costrizioni fisiche e psicologiche, per indurre le donne a prostituirsi. Quando si rifiutavano, venivano rinchiuse in casa, private del cibo e veniva loro precluso qualsiasi contatto con i familiari in Nigeria. In un caso, una ragazza arrivata in Italia in stato di gravidanza, è stata costretta ad assumere pericolosi farmaci per l’interruzione di gravidanza tanto da rischiare la morte, al solo fine di farle esercitare l’attività di prostituzione. 

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