Sono 2 mila gli edifici di molto elevata esposizione e di elevata esposizione, idendificati dalle ricognizioni della protezione civile. Attualmente, arrivano invece a 1000 gli interventi effettuati dai Vigili del Fuoco
Dal 13 marzo scorso, complessivamente, nei Comuni di Napoli, Pozzuoli e Bacoli, le ordinanze di sgombero hanno riguardato 142 nuclei familiari, pari a 340 persone. Questa è solo una delle conseguenze dell'ultimo terremoto che ha colpito la zona dei Campi Flegrei. Delle persone sgomberate, 55 sono state ospitate in alberghi convenzionati con la Regione Campania e le restanti in autonoma sistemazione. Nella sede di via Acate, la scorsa notte hanno pernottato 17 persone, 41 al Palatrincone di Monterusciello e 7 persone a Bacoli, Viale Olimpico.
Gli interventi
Dopo il sisma di magnitudo 4.4, i dati forniti dalla Prefettura di Napoli sono ancora in aggiornamento. Attualmente, gli interventi effettuati dal personale dei Vigili del Fuoco ammontano a 670, mentre quelli in attesa sono 330, per un totale complessivo che ad oggi arriva a 1000.
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2 mila edifici vulnerabili
"Il primo provvedimento che ho proposto al Governo, poi adottato, è stato quello di effettuare una ricognizione speditiva per comprendere quale fosse il patrimonio del costruito particolarmente vulnerabile". Così Nello Musumeci, ministro per la Protezione Civile, a 24 Mattino su Radio 24. "Siamo arrivati a circa 2.000 edifici di molto elevata esposizione e di elevata esposizione - ha spiegato - Si tratta di ricognizioni che ci servono per comprendere quale sia l'area particolarmente esposta e particolarmente vulnerabile. Per quest'area abbiamo definito un intervento dello Stato mirato a mitigare il rischio sismico, quindi per ridurne l'esposizione al rischio".
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