Carnevale Ivrea 2025, il vincitore della battaglia delle arance verrà calcolato con un'app
Cronaca
Il getto delle arance rappresenta anche il momento in cui è più alta la partecipazione collettiva: tutti possono prenderne parte, iscrivendosi in una delle nove squadre a piedi oppure ad un carro da getto. Quest'anno tradizione e digitalizzazione si uniranno per un'esperienza più unica che mai
Al carnevale di Ivrea debutta il nuovo sistema di voto digitale, per decidere i vincitori della battaglia delle arance. Per la prima volta nella storia la digitalizzazione si intreccia con la tradizione di uno dei carnevali più famosi d’Italia. Il sistema è stato progettato su richiesta della Fondazione dello Storico Carnevale che organizza l'evento, dall'azienda Camelot di cui è CEO Davide Casaleggio.
Combinazione vincente
“La tradizione del carnevale innova digitalizzando le votazioni dei giudici, dei carri e delle squadre a terra” - spiega Casaleggio - “nella nostra vita ormai facciamo tutto con il digitale. Oggi, grazie al voto certificato di Camelot.vote, durante il carnevale di Ivrea, i giudici saranno dotati di tablet e le squadre e i carri potranno votare in modo facile, veloce e sicuro dal proprio cellulare”. Nei prossimi giorni verrà fatta una simulazione di funzionamento dell'App per verificarne l'efficienza. L'esordio è previsto domenica, in occasione della presentazione dei carri da getto.
La tradizione del getto
La battaglia delle arance costituisce l’elemento più atteso della manifestazione. Insieme a tutti gli eventi storici presenti nella manifestazione di Ivrea, costituisce un incredibile patrimonio culturale, che posiziona la festa tra le più importanti nel panorama nazionale ed internazionale. Il getto delle arance rappresenta anche il momento in cui è più alta la partecipazione collettiva: tutti possono prenderne parte, iscrivendosi in una delle nove squadre a piedi oppure ad un carro da getto. L’usanza prende vita tra gli anni Trenta e Sessanta dell’Ottocento, nel Carnevale di Ivrea e durante un gioco cortese. Un getto di arance che le giovani borghesi di Ivrea inaugurarono dai balconi delle loro abitazioni, negli ultimi giorni del Carnevale. “Innocenti proiettili” per usare le parole delle cronache giornalistiche di metà Ottocento. Fu solo nell’immediato secondo dopoguerra che si formarono ufficialmente le prime squadre a piedi di aranceri, e si allestirono i cosiddetti primi carri da getto e la battaglia assunse i connotati attuali seguendo regole ben precise.
