
Si tratta di un atto dovuto, stando a quanto si apprende, dopo che la Procura di Nola ha aperto un fascicolo sulla morte della piccola e disposto l'autopsia. L’uomo, la notte tra sabato e domenica, era in casa da solo con la piccola. Alla polizia ha riferito di averla trovata nel suo letto in una pozza di sangue
È accusato di omicidio colposo il papà della bimba di 9 mesi morta dopo essere stata aggredita dal pitbull di famiglia. È successo ad Acerra, nel Napoletano, la notte tra sabato 15 e domenica 16 febbraio. Al giovane padre della piccola Giulia è contestata l'omessa custodia e vigilanza del pitbull in suo possesso, mentre era impegnato ad accudire la bambina. Un atto dovuto, stando a quanto si apprende, dopo che la Procura di Nola ha aperto un fascicolo sulla morte della piccola e disposto l'autopsia.
Cosa è successo
La procura di Nola ha aperto un fascicolo di indagine e ha disposto il sequestro della salma della piccola per l’autopsia e dell’appartamento in cui è successa la tragedia per i rilievi. Entrambi i genitori sono stati sentiti nella giornata di ieri dagli investigatori. Stando a quanto riferito, il fatto è accaduto intorno alla mezzanotte tra sabato e domenica. La mamma della piccola non era ancora rientrata dal turno di lavoro in una pizzeria e la bimba era in casa con il padre. L’uomo aveva adagiato la figlia nel letto accanto a lui prima di addormentarsi: quando si è svegliato ha trovato la figlia in una pozza di sangue e la corsa al pronto soccorso della clinica Villa dei Fiori non è servita a nulla. In un primo momento ai sanitari aveva riferito che sua figlia era stata aggredita da un cane randagio. Versione però poi non confermata davanti agli agenti della polizia del locale commissariato, ai quali ha spiegato di essersi addormentato insieme alla piccola. Giulia, questo il nome della bimba, è arrivata in ospedale in arresto cardiocircolatorio ed è morta poco dopo il suo arrivo.
