Natale 2024, cosa fare a Napoli: eventi da non perdere

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Durante il periodo natalizio il capoluogo campano offre una vasta gamma di eventi sia per i residenti sia per i visitatori

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Il centro partenopeo durante le festività risplende ancora di più, per incantare tra sapori autentici, spettacoli coinvolgenti e scorci illuminati sul Golfo. Tra le cose da fare sotto Natale a Napoli, la prima imperdibile tappa, è a San Gregorio Armeno, una delle vie più celebri al mondo per i presepi artigianali. Questa antica strada romana sorge nel cuore della città, tra via dei Tribunali e la famosa Spaccanapoli. Ospita numerose botteghe ormai storiche, dove si possono ammirare maestri presepiali a lavoro, pronti a realizzare a mano statuine, che spaziano dai personaggi classici a quelli più originali e meno convenzionali, come personalità televisive, politiche o sportive. Da Totò a Pino Daniele, passando per Massimo Troisi ed Eduardo De Filippo.

La Certosa di San Martino e il presepe Cuciniello

Restando in tema di presepi, non da non perdere quello custodito nella splendida Certosa di San Martino, realizzato tra il 1887 e il 1889 da Michele Cuciniello (architetto napoletano da cui prende il nome), che ha donato la sua collezione di pastori del Settecento (composta da circa 800 pezzi) a Demetrio Salazar, all’epoca direttore del Museo di San Martino. Il presepe Cuciniello, ambientato in una finta grotta e dotato di un impianto di illuminazione che simula l’alternarsi di alba, giorno, tramonto e notte, ti impressiona per la sua grandezza e magnificenza.

Il presepe al Museo

Il Museo Nazionale di San Martino dedica un’intera sezione al presepe napoletano, tra rappresentazioni settecentesche della Natività a pezzi unici, come la trecentesca Vergine puerpera in legno.

Lo spettacolo al Teatro San Carlo

Il natale partenopeo ti offre anche l’occasione di visitare la settecentesca struttura del San Carlo, tra i teatri lirici più antichi al mondo. Durante le festività si può assistere alla messa in scena di opere tradizionali, dalla Turandot di Giacomo Puccini allo Schiaccianoci di Čajkovskij, e di altri spettacoli meravigliosi e a tema, ideali per immergersi nella cultura musicale napoletana, e in grado di rendere l’atmosfera delle festività ancora più magica.

Il mercato del pesce di Porta Nolana

Secondo la tradizione, il cenone della vigilia deve essere a base di pesce. Il mercato del pesce di Porta Nolana, anche noto come il mercato ‘ncopp e mura, perché situato a Vico Soprammuro (una delle strade più note di Napoli; nel quartiere Pendino) offre il pescato più fresco e di qualità. Visitarlo all’antivigilia, nella notte tra il 23 e il 24 dicembre, quando si popola di persone intente ad acquistare specialità ittiche di ogni genere, quali calamari, polipi, baccalà, capitone, cozze, vongole e telline, permette di apprezzare la tipica atmosfera popolare napoletana, fatta di voci, colori e profumi caratteristici.

La pizza fritta al pranzo della Vigilia

Altra usanza tipica partenopea è quella di mangiare la pizza fritta al pranzo della Vigilia, uno dei prodotti culinari tipici della cultura napoletana, così da mantenersi “leggeri” per il cenone. Il ripieno della pizza fritta ha due varianti: a base di scarola o di cicoli con la ricotta.

 

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I mercatini di Natale e i dolci tipici napoletani

Il tour nella gastronomia napoletana continua nei mercatini di Natale. Tra i più caratteristici non possiamo non menzionare quelli del Vomero e dei piccoli borghi limitrofi. Qui, oltre ai dolci classici, come gli struffoli, si possono gustare anche la pastiera, il babà e il casatiello dolce, ma soprattutto il mustacciuolo e il roccocò, tipici delle feste.

La Messa di Natale nel Duomo di Napoli

A Napoli è una tradizione molto sentita ascoltare la Santa Messa al Duomo, che con la sua architettura imponente offre una celebrazione suggestiva, ideale per vivere l’aspetto spirituale del Natale napoletano

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