Caso Santanchè, Tribunale dispone liquidazione giudiziale per Bioera

Cronaca

 Il provvedimento è arrivato dopo l'udienza del 14 novembre, fissata per discutere la "domanda di omologa dell'accordo di ristrutturazione dei debiti proposto dalla società", in conseguenza, spiega il Tribunale, "dell'emergere di plurime criticità, collegate alla indisponibilità di risorse utili a pagare i creditori non aderenti all'accordo stesso, alla mancata esecuzione di un prospettato aumento di capitale, all'impossibilità in concreto di escutere una garanzia personale formalmente in essere"

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Il Tribunale fallimentare di Milano ha disposto la liquidazione giudiziale, istituto che ha sostituito il vecchio fallimento, per Bioera, la spa del gruppo del bio-food di cui la ministra del Turismo Daniela Santanchè è stata presidente fino al 2021 e che ha avuto tra gli amministratori l'ex compagno della senatrice di FdI, Canio  Giovanni Mazzaro. Accolta dai giudici la richiesta dei pm Marina Gravina e Luigi Luzi. 

Con sentenza depositata oggi la Sezione crisi d'impresa del Tribunale di Milano ha dichiarato, su richiesta della Procura, "l'apertura della liquidazione giudiziale della società Bioera spa". Il provvedimento è arrivato dopo l'udienza del 14 novembre, fissata per discutere la "domanda di omologa dell'accordo di ristrutturazione dei debiti proposto dalla società", in conseguenza, spiega il Tribunale, "dell'emergere di plurime criticità, collegate alla indisponibilità di risorse utili a pagare i creditori non aderenti all'accordo stesso, alla mancata esecuzione di un prospettato aumento di capitale, all'impossibilità in concreto di escutere una garanzia personale formalmente in essere". L'istanza della società "finalizzata a procedere alla modifica sostanziale dell'accordo non ha trovato accoglimento difettando alla base di un effettivo piano industriale, finanziario e di cassa". Il giudice delegato della procedura, Francesco Pipicelli, ha nominato come curatore l'avvocato Corrado Camisasca, "già Commissario Giudiziale della procedura". Nella relazione del commissario veniva indicato che la società ha attualmente un "patrimonio netto negativo" di circa 8 milioni. Si tratta ora, in sostanza, di un fallimento che potrebbe portare, poi, all'apertura in sede penale di un fascicolo per bancarotta a carico di amministratori ed ex. Intanto, per l'11 dicembre è fissata un'udienza per discutere del futuro di Ki Group holding, altra delle società del gruppo del bio-food un tempo guidato da Santanchè e Mazzaro. Anche su questa società pende un'istanza della  Procura per la liquidazione giudiziale. Ki Group srl, invece, è fallita a gennaio. I pm attendono la  relazione del curatore fallimentare e in questo questo caso si  potrebbero profilare anche ipotesi di bancarotta a carico degli  ex amministratori. 

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