Caivano, blitz al Parco Verde: in corso oggi sgombero di 36 case occupate abusivamente
CronacaOperazioni di sgombero da parte di Polizia, carabinieri e guardia di finanza di 36 alloggi occupati abusivamente nel Parco Verde di Caivano, in gran parte da persone ritenute vicine a clan camorristici o comunque con precedenti penali significativi
Case occupate abusivamente al Parco Verde di Caivano: scattano i primi 36 sgomberi. Da questa mattina, personale di Polizia Giudiziaria della Squadra Mobile di Napoli, il Commissariato di polizia di Afragola, il Gruppo Carabinieri Castello di Cisterna, Compagnia e Stazione Carabinieri di Caivano, nonché il Gruppo Guardia di Finanza di Frattamaggiore, coadiuvati da personale proveniente dagli organismi provinciali e centrali, ha dato inizio all'attività di esecuzione di parte dei decreti di sequestro, emessi dal GIP presso il Tribunale di Napoli Nord.
Il provvedimento
La Procura guidata dal procuratore Maria Antonietta Troncone aveva ottenuto l'emissione di tre decreti di sequestro preventivo, con riferimento ai comparti A-B-C del complesso residenziale Parco Verde di Caivano, per complessive 252 unità immobiliari, in relazione a plurimi delitti di occupazione abusiva di edifici altrui. Dodici sono stati annullati perché carenza di gravità indiziaria (2) e perché gli occupanti erano nelle graduatorie degli assegnatari (10). Per gli altri, sono partiti oggi gli sgomberi degli alloggi di proprietà del Comune, per i quali - è emerso nel corso delle indagini - in gran parte non sono neanche stati mai pagati i canoni. In totale, sono indagate 419 persone, individuate come occupanti sine titulo delle case. Per altre posizioni, sono al vaglio le richieste di regolarizzazione.
Il reato
Il reato contestato è quello di occupazione abusiva di edifici. Il Parco Verde infatti è un complesso di edilizia popolare e le abitazioni sono di proprietà del Comune. Nel corso dell'inchiesta che ha portato al provvedimento, erano state identificate 419 persone che occupavano senza titolo l'alloggo in cui abitavano e/o spazi condominiali, cui è stato contestato il delitto di invasione arbitraria finalizzata all'occupazione di pubblici edifici. Verifiche documentali e al catasto hanno mostrato l'elusione anche del versamento di canoni. La notifica del sequestro, che c'era già stata, impone di lasciare libere le abitazioni occupate entro 30 giorni.