La vittima del drammatico incidente è un un avvocato di 43 anni. Attualmente si trova nel reparto di Rianimazione dell'ospedale Umberto I. I carabinieri hanno avviato un'indagine per ricostruire l'accaduto
Un avvocato di 43 anni lotta tra la vita e la morte dopo aver ingerito soda caustica, scambiandola per acqua. Secondo le prime ricostruzioni, come riporta il Corriere del Mezzogiorno, il 43enne si trovava a bordo dell'auto di un conoscente, a cui aveva chiesto un passaggio, quando ha deciso di prendere una pillola antidolorifica per alleviare un forte mal di testa. Per ingerire la compressa, ha utilizzato una bottiglietta poggiata sul sedile posteriore, convinto che contenesse acqua. In realtà, all'interno c'era un liquido trasparente altamente pericoloso: soda caustica. Dopo un solo sorso, l'uomo ha iniziato ad avvertire dolori lancinanti all'addome. Resosi conto della gravità della situazione, ha deciso di recarsi immediatamente al pronto soccorso.
Ustioni interne causate dalla sostanza corrosiva
All’ospedale, l’avvocato è riuscito inizialmente a descrivere i sintomi ai medici, ma il suo stato è rapidamente peggiorato. È stato quindi trasferito nel reparto di Rianimazione, dove i sanitari stanno monitorando il suo quadro clinico, reso critico dalle ustioni interne causate dalla sostanza corrosiva. La soda caustica, un composto chimico estremamente pericoloso, può provocare danni irreversibili anche se ingerita in quantità minime, come ustioni gravi a esofago e stomaco.
Leggi anche
Senzatetto aggredito con l'acido per 30 euro, si cercano tre giovani
Avviata un'indagine dai carabinieri
Sebbene la dinamica dell’incidente sembri chiara, i carabinieri hanno avviato un'indagine per accertare eventuali responsabilità. Resta da chiarire come e perché una bottiglietta contenente una sostanza così pericolosa fosse presente nell’auto e priva di etichettatura che ne indicasse la natura.