Resta da chiarire se a provocare la morte della 22enne che si era sottoposta a un intervento di rinoplastica sia stata una reazione allergica all'anestesia o qualche altra sostanza somministrata. Nel frattempo emergono nuove testimonianze
Sarà l'autopsia, effettuata al policlinico romano di Tor Vergata, a chiarire con esattezza le cause della morte di Margaret Spada, la 22enne originaria del Siracusano che ha perso la vita in seguito di un intervento di rinoplastica parziale. Da chiarire, in oparticolare, se la causa del decesso possa essere riconducibile a una reazione allergica all'anestesia o se, ad esempio, sia stata letale qualche altra sostanza somministrata.
La testimonianza di una collaboratrice dello studio
Intanto, un altro tassello si aggiunge alla ricostruzione vicenda. Dopo la chiusura da parte degli inquirenti dell'appartamento dove si sarebbe svolta l'operazione, la richiesta dei genitori di capire cosa suia realmente successo e perché la figlia è deceduta, arrivano ora le parole di una collaboratrice dello studio medico che, apparentemente, mettono in discussione quanto fino a ora ricostruito dalle indagini. "State dando colpa a chirurghi che non c'entrano assolutamente niente con tutta questa storia, ci state facendo saltare una marea di interventi in clinica. Non è assolutamente lui il medico che l'ha operata", ha detto al programma di RaiUno 'Storie Italiane' una collaboratrice dell'ambulatorio dove la reagazza si è recata per effettuare la rinoplastica. Dopo l'intervento la giovane è stata ricoverata d'emergenza in ospedale, dove è deceduta tre giorni dopo. "Che ne sappiamo noi signora mia di chi l'ha operata", ha spiegato la donna al telefono, "Il dottore opera soltanto in clinica ed è abbastanza alterato perché abbiamo ricevuto più di 200 chiamate stamattina per disdette, annullamenti, accertamenti. Non c'entra assolutamente niente con questa situazione".
Rocca: "Studio era senza autorizzazione"
Lo studio del medico dove è stata operata Margaret, intanto, "non risulta autorizzato per attività procedurali". Lo ha comunicato il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca. "Daremo agli investigatori e ai Nas tutte le informazioni. Da una prima analisi, non ci risulta un'autorizzazione sanitaria valida. Queste sono le informazioni che ho assunto in via sommaria. Gli uffici stanno approfondendo", ha aggiunto Rocca a margine di una conferenza al Sant'Andrea.