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Trekking per non vedenti, il progetto Iseen "La natura che include " nato nelle Marche

Cronaca
©IPA/Fotogramma

L'idea è nata da Giulia Pagoni e Michael Pellegrino, due giovani con disabilità visiva, e ha già ottenuto il finanziamento dalla comunità europea (areaErasmus+sport). Domani partirà il primo gruppo di sei allenatori (poi saranno nove nel 2025) per formarsi presso la società spagnola Lobo Nòmada

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Si chiama Iseen "La natura che include" ed è il primo progetto di Trekking per non vedenti che parte dalle Marche. E l'idea, che ha ottenuto il finanziamento dalla comunità europea (area Erasmus*+sport), l'hanno avuta due persone che, del tema, ne sono protagonisti e ne capiscono il valore sociale: Giulia Pagoni e Michael Pellegrino, due giovani con disabilità visiva.

"Le persone con disabilità sensoriale - dichiara Pagoni -, vivranno un'esperienza di inclusione sociale unica praticando sport di base in libertà e in sicurezza".

Il progetto

Il progetto è molto semplice: si tratta di un percorso che forma personale specializzato in grado di accompagnare soggetti con disabilità visive in uscite esclusive in montagna, anche in alta quota.
Il primo gruppo di sei allenatori (saranno poi nove nel 2025) si imbarcherà domani dall'aeroporto di Fiumicino in direzione Oviedo, dove ci saranno i responsabili della società spagnola Lobo Nòmada, che si occupa da anni di trekking inclusivo, specializzata nell'accompagnamento in montagna di persone con disabilità sensoriale. Il corso durerà una settimana tra teoria e pratica per acquisire specifiche tecniche di accompagnamento in montagna con percorsi di trekking inclusivo, anche con l'utilizzo di ausili speciali.

Presenti ovviamente Giulia Pagoni e Michael Pellegrino, ma anche gli allenatori Filippo Bianchelli e Matteo Volpi, Luca Fragola per il Parco del Conero e Marta Biagetti, tecnico dell'Atletica Castelfidardo. Dopo l'attività di formazione in Spagna, si svolgeranno attività pratiche nel territorio marchigiano e meeting online di monitoraggio con Lobo Nòmada.

"L'obiettivo - dice il presidente Alberto Gatto - è quello ampliare localmente il team e rafforzare gli apprendimenti da proporre a livello locale".