Femminicidio Tramontano, la madre su Impagnatiello: "Ora giustizia e pena esemplare"

Cronaca

A chiederlo la madre di Giulia, nel giorno del processo a carico del compagno, accusato del femminicidio della fidanzata incinta di sette mesi. Secondo la perizia, l'uomo era capace di intendere e volere al momento dei fatti. La sentenza è attesa entro la fine di novembre

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"Il mondo già non è un posto giusto all'altezza di queste due vite. In tutto questo orrore però ora è tempo che sia fatta giustizia e la giustizia in questi casi è una pena esemplare". Lo scrive su Instagram Loredana Femiano, la madre di Giulia Tramontano, nel giorno del processo a carico di Alessandro Impagnatiello, accusato del femminicidio della fidanzata incinta di sette mesi, uccisa con 37 coltellate il 27 maggio del 2023 nell'abitazione d Senago, nel Milanese.

La relazione dei periti

Nell'udienza di oggi saranno sentiti lo psichiatra forense Pietro Ciliberti e il medico legale Gabriele Rocca, incaricati dalla Corte di Assise di Milano di eseguire la perizia nei confronti dell'ex barman. A quanto emerso dalla relazione depositata dai periti, Impagnatiello era capace di intendere e volere al momento dei fatti. La difesa sosteneva che era affetto da un disturbo della personalità di tipo "paranoide". "Si ricomincia Giulia", ha scritto ancora la madre in una storia su Instagram, "si parlerà di te, di voi, di chi voleva gettarti come una caramella. Ma tu per noi sei stata e sempre sarai la nostra 'immensamente Giulia'". 

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Sentenza attesa entro fine novembre

La sentenza del processo a carico di Alessandro Impagnatiello è attesa entro la fine di novembre. Un verdetto che potrebbe arrivare già l'11 del prossimo mese, quando è prevista la discussione dei pubblici ministeri Letizia Mannella e Alessia Menegazzo, del legale di parte civile Giovanni Cacciapuoti e dei difensori Giulia Geradini e Samantha Barbaglia. Se il tempo non sarà sufficiente per la camera di consiglio, la decisione arriverà il 25 novembre. Impagnatiello è accusato di omicidio volontario pluriaggravato, di interruzione di gravidanza non consensuale e di occultamento di cadavere. 

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