Karima el-Mahroug (Ruby Rubacuori) parla dello scandalo Bunga Bunga e di Berlusconi al Nyt
Cronaca"Sono stata etichettata come una prostituta minorenne. Ed è una parola che ti porti dietro come un marchio per sempre". Lo ha detto al New York Times l’ex frequentatrice delle feste di Arcore conosciuta con il soprannome di Ruby Rubacuori. Oggi l'ultima udienza in tribunale sul processo Ruby-ter
“Conoscere Berlusconi mi è costato molto”. Karima El-Mahroug, nota con il soprannome di Ruby Rubacuori, è tornata a parlare dello scandalo del cosiddetto “Bunga Bunga” e dell'ex premier italiano Silvio Berlusconi. Il New York Times le ha dedicato un lungo articolo che ripercorre il caso, sottolineando come, dopo 14 anni, i suoi effetti abbiano ancora un impatto sulla vita di El-Mahroug. “Sono stata etichettata come una prostituta minorenne”, ha detto. “Ed è una parola che ti porti dietro come un marchio per sempre”.
Lo scandalo del “Bunga Bunga”
Berlusconi, quando lei aveva diciassette anni, fu accusato di averla pagata in cambio di prestazioni sessuali durante le feste private che organizzava nella sua villa ad Arcore, a Milano. Entrambi negarono le accuse e lui fu assolto per mancanza di prove che dimostrassero che fosse consapevole della minore età della ragazza. Per El-Mahroug, però, non è ancora finita: oggi è prevista un’altra udienza in tribunale, che spera sia l’ultima, e che dovrebbe determinare se il caso contro di lei verrà archiviato o andrà ancora avanti. Berlusconi “ha incasinato la mia vita”, ha detto la donna al New York Times.
Ruby-ter
Il processo è a carico di 28 imputati accusati di falsa testimonianza e corruzione in atti giudiziari. Le difese saranno impegnate nella replica all’intervento della scorsa udienza del procuratore generale Roberto Aniello, che aveva chiesto l’annullamento della sentenza di assoluzione pronunciata il 15 febbraio 2023 anche nei confronti di Berlusconi, poi deceduto.
Perché non è finita per el-Mahroug
La ragione per cui gli Ermellini potrebbero depositare un provvedimento riguarda l’interpretazione in diritto relativa all’ascolto delle ragazze sentite nei due processi milanesi, più di 10 anni fa. Secondo il tribunale di Milano le cosiddette “olgettine” ospiti delle feste di Arcore - tra cui Karima El-Mahroug - avrebbero dovuto essere sentite come imputate. C’erano già, infatti, indizi a loro carico.