Arrestati diversi ultras di Inter e Milan, l’accusa: "Infiltrazioni criminali nelle curve"

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Decine le misure cautelari e le perquisizioni nei confronti di persone indagate a vario titolo per associazione per delinquere, con l'aggravante del metodo mafioso, estorsione, lesioni e altri gravi reati. Gli indagati sono quasi tutti riconducibili alle tifoserie delle due squadre milanesi e i reati connessi al giro d'affari legato al calcio

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Maxi blitz della Polizia e della Guardia di Finanza, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Milano, contro le tifoserie ultras di Inter e Milan. Sono decine le misure cautelari e i decreti di perquisizione nei confronti di persone indagate a vario titolo per associazione per delinquere con l'aggravante mafiosa, estorsione, false dichiarazioni o attestazioni in atti destinati all'autorità giudiziaria, possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi, accesso abusivo a sistemi informatici, lesioni, percosse, rissa e resistenza a pubblico ufficiale. Tra i presunti traffici nel mondo delle curve, su cui la Procura di Milano stava indagando da tempo c'è anche la gestione degli affari dell'indotto dello stadio di San Siro, dai parcheggi alla vendita di gadget e panini, fino a quello dei biglietti per le partite. Coinvolti nell’operazione anche i militari del Servizio Centrale Investigazioni Criminalità Organizzata (Scico) e del Nucleo Polizia Economico Finanziario della Guardia di Finanza di Milano - Gico.

Gli ultras coinvolti

Diciannove le misure cautelari, 16 in carcere e tre ai domiciliari. Tra gli ultras coinvolti nel maxi blitz ci sono, tra gli altri, uno dei capi ultrà interisti, Marco Ferdico, legato ad Antonio Bellocco, lo 'ndranghetista ucciso il 4 settembre da Andrea Beretta, anche lui al vertice della curva nerazzurra e in carcere per omicidio. E poi Luca Lucci, capo degli ultras milanisti, già condannato per droga e noto perché si fece fotografare nel 2018 con l'allora vicepremier Matteo Salvini alla festa per i 50 anni della Curva Sud. Poi Christian Rosiello, vicino al cantante Fedez. E ancora: Gianfranco Ferdico, padre di Marco, Mauro Nepi, anche lui della curva interista, Islam Hagag della curva milanista e vicino a Christian Rosiello, Francesco Lucci, fratello del capo ultrà milanista Luca, Alessandro Sticco, anche lui ultrà rossonero. E poi ancora Rosario Calabria, Antonio Trimboli, Nino Ciccarelli - storico capo ultrà interista - Domenico Bosa, Loris Grancini - capo ultrà della Juve, già con condanne alle spalle e da sempre vicino agli ambienti delle curve milanesi. Obiettivo delle perquisizioni anche Giancarlo Lombardi, detto il 'Barone', ex capo ultrà rossonero. Perquisita anche la casa a Pioltello di Antonio Bellocco.

Luca Lucci, capo degli ultrà della tifoseria del Milan, ai funerali di Fabrizio Piscitelli al santuario del Divino Amore, Roma, 21 agosto 2019. In chiesa potranno entrare solo cento persone indicate dalla famiglia.
ANSA/MASSIMO PERCOSSI

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Estorsioni sul catering a San Siro, "pizzo" e pestaggi 

Tra le presunte attività estorsive, contestate nella maxi inchiesta che ha delineato un'"alleanza" tra le curve degli ultrà interisti e milanisti nei traffici illeciti anche con infiltrazioni della 'ndrangheta, c'è principalmente quella sui servizi di catering relativi allo stadio di San Siro. In più, da quanto si è saputo, dalle indagini dei pm Paolo Storari e Sara Ombra sono emerse anche estorsioni e richieste di "pizzo" nei confronti degli ambulanti che vendono panini e cibo fuori dal Meazza, oltre a una serie di pestaggi e cosiddetti "reati da stadio". L'inchiesta non riguarderebbe, invece, traffici di droga. Come spiega il procuratore di Milano Marcello Viola in una nota si tratta di "una complessa indagine" delle Dda milanese "che ha riunito diversi filoni investigativi condotti da più articolazioni della Polizia di Stato, nonché dal Gico di Milano e dallo Scico della Gdf". Assieme "all'esecuzione delle misure cautelari sono state delegate ed eseguite decine di perquisizioni a carico di ulteriori indagati". Inoltre, la Divisione Anticrimine della Questura di Milano "ha applicato a più soggetti diversi divieti di accesso ai luoghi, ove si svolgono manifestazioni sportive", ossia dei Daspo, o "ha comunque avviato la relativa procedura nei confronti di numerose altre persone". Le indagini hanno consentito, secondo l'accusa, "di accertare l'esistenza di infiltrazioni criminali tra gli ultrà e hanno coinvolto i principali esponenti dei cosiddetti 'direttivi' delle tifoserie organizzate delle due principali squadre calcistiche milanesi".

I dettagli dell'operazione alle 11:30

I dettagli dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle 11:30 presso gli uffici della Procura della Repubblica di Milano alla presenza del Procuratore Nazionale Antimafia Giovanni Melillo, del Procuratore della Repubblica di Milano Marcello Viola, del Questore di Milano Bruno Megale, del Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Milano Gen. B. Andrea Fiducia, del Direttore del Servizio Centrale Operativo Vincenzo Nicolì, del Comandante del Servizio Centrale Investigazioni C.O. Gen. D. Antonio Quintavalle e di investigatori della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza.

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